Alla vigilia del Safer Internet Day, giornata per la sicurezza in rete
indetta dalla Commissione Europea, e della giornata nazionale contro il
cyberbullismo, resi noti e consegnati al Ministro Fontana, che ha la
delega in materia, i risultati di un’indagine che ha coinvolto, nel
corso del 2018, 10mila ragazzi tra i 12 e 16 anni delle scuole medie e
superiori di tutta Italia.
Commenta Davide Dal Maso, 23 enne fondatore del Movimento e social media: “Per i ragazzi non esiste on-line o off-line. Vivono tutto
assieme, contemporaneamente, On-Life. Sta agli adulti non lasciarli soli
e accompagnarli nell’esplorazione della rete che per la Generazione Z
è e resta comunque una risorsa. Tra le poche regole imposte dai
genitori ai ragazzi quella di “non usare più di 1 giga al giorno”.
Cellulare in classe sì o no, gaming e dipendenza da Fortnite, fake
news, hikikomori, sexting via WhatsApp: sono solo alcuni dei temi che i
formatori-volontari del SOCIAL WARNING-MOVIMENTO ETICO DIGITALE
https://socialwarning.it/ affrontano nei loro interventi nelle
scuole medie e superiori di tutta Italia (oltre 10mila i ragazzi tra i
12 e i 16 anni incontrati nel solo 2018) durante i quali ai ragazzi è
stato somministrato un questionario i cui risultati vengono resi noti
oggi e sono stati consegnati in anteprima al MINISTRO DELLA FAMIGLIA
LORENZO FONTANA che ha la delega al contrasto al cyberbullismo.
OLTRE 10MILA I RAGAZZI CHE IL MOVIMENTO ETICO DIGITALE HA
“INGAGGIATO” NEL 2018, SUO PRIMO ANNO DI VITA, MENTRE I GENITORI CHE HANNO PARTECIPATO AGLI INTERVENTI FORMATIVI SULLE POTENZIALITÀ E I RISCHI DEL WEB SONO STATI CIRCA 3MILA.
Questi i risultati dell’indagine:
LA TECNOLOGIA COME BABY SITTER
Il 92% dei ragazzi intervistati (9 su 10) quando è connesso alla rete
è da solo (81%) o in compagnia di amici (11%). Solo l’8% naviga in
rete seguito dai genitori.
NON USARE PIÙ DI UN GIGA AL GIORNO
Il 52,4% dei ragazzi intervistati dichiara di non aver, da parte della
famiglia, controlli, limiti o regole rispetto all’utilizzo dei social
media e alla navigazione sul web in generale.
INSEGNANTI POCO SOCIAL
Il 65% dei ragazzi intervistati ha imparato ad utilizzare la rete senza
essere affiancato da un adulto (in totale solitudine il 31%, con
fratelli il 17% e con amici – comunque minorenni – il 17%). Solo il 25%
dei ragazzi è stato supportato da un genitore ed il 9% da un insegnante
o educatore.
LE FAKE NEWS GIRANO SOPRATTUTTO SU FB
Nonostante sia bassa la percentuale dei ragazzi che vengono affiancati
da un adulto durante la navigazione, il 57,1% dichiara di fidarsi
“poco” delle informazioni in cui si imbatte in rete; l’11,2% dei
ragazzi non si fida “per niente”.
NAVIGANTI NOTTURNI
Il 41,1% dei ragazzi intervistati (4 su 10) è connesso alla rete anche
dopo le 23.
CONNESSI MA ABBASTANZA PRUDENTI
Solo il 43% dei ragazzi intervistati interagisce, attraverso i propri
profili social, con persone che conosce anche nel “mondo reale”; il
22% “anche con sconosciuti”, il 19% “anche con sconosciuti ma con
followers in comune”. Solo 16 ragazzi su 100 non hanno alcun account
social.
CHI È DAVIDE DAL MASO
Docente e coach di Social Media Marketing, Davide Dal Maso, di Arzignano
in provincia di Vicenza, classe 1995, allena all’uso dei social (non
solo LinkedIn ma anche WhatsApp) gli imprenditori sempre più
consapevoli che l’utilizzo strategico e professionale della rete possa
fare la differenza nel settore business.
SPINTO DA UNA FORTE MOTIVAZIONE PERSONALE CHE NASCE DALL’ESSERE STATO BULLIZZATO ALLE SUPERIORI PROPRIO ATTRAVERSO LA RETE, fonda la no profit Social Warning-Movimento Etico Digitale (https://socialwarning.it/ , gruppo spontaneo di formatori
volontari nato dalla volontà di sensibilizzare ragazzi e genitori sulle
potenzialità e sui rischi del web.
A SOLI 23 ANNI, HA GIÀ TENUTO LEZIONI ALLE UNIVERSITÀ DI PADOVA,
VERONA, MILANO E FIRENZE SU TEMI INERENTI ALLE SUE COMPETENZE DI FORMATORE ED ESPERTO DI DIGITAL MARKETING.
Nel novembre scorso, presso la Luiss Business School di Roma, gli è
stato conferito il “PREMIO ITALIA GIOVANE” (presidente del Comitato
d’Onore l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini) per “la sua
storia, esperienza personale e professionale nel settore Social
Warning-Contrasto al cyberbullismo che sono esempi positivi che danno
lustro al Paese e forte stimolo per le nuove generazioni”.