“Nella nostra regione i danni avvengono prima delle operazioni di maturazione e raccolta del prodotto e subito dopo la semina”, spiega Berardinetti, “e molte di queste produzioni sono interessate dall’assalto di animali selvatici. Ulteriore preoccupazione è quella derivante dall’incertezza circa le modalità di indennizzo che, di frequente, spinge gli agricoltori a non coltivare terreni ritenuti marginali. In questo caso il rischio maggiore è quello di degrado ambientale, oltre che quello di mancato guadagno da parte delle famiglie che vivono grazie ai raccolti della loro attività”.
“In questi mesi, oltre al costante dialogo con Bruxelles, ci siamo adoperati per garantire le giuste coperture finanziarie per dare concretezza a questo atto. Si tratta di circa 400.000 euro che andranno a coprire il triennio 2015 – 2018, interessando, così, tutto il perimetro del parco, con particolare attenzione alla Valle Subequana, territorio maggiormente colpito. Non posso, quindi, nascondere la mia soddisfazione nell’aver mantenuto fede alla promessa fatta a tutela degli agricoltori e di un territorio che rischia di subire un forte spopolamento”, ha concluso Berardinetti.
Alle parole di quest’ultimo fanno eco quelle del commissario del Parco Velino – Sirente, Iginio Chiuchiarelli che dichiara: “stiamo risarcendo al 100% i danni provocati da fauna selvatica, soprattutto cinghiali e cervi, in primis agli imprenditori agricoli e zootecnici ma in generale a tutti gli aventi diritto a partire dall’anno 2015. Vogliamo sottolineare l’importanza del lavoro di squadra, a partire dal contributo determinante del servizio verifica e coordinamento per la compatibilità della normativa europea aiuti di stato- della regione, con il dirigente Giovanna Andreola e il responsabile d’ufficio Emidio Sinibaldi. Inoltre, un plauso al personale del parco coordinato dal direttore Oremo Di Nino, ma anche alla precedente commissaria Annabella Pace con cui il percorso è iniziato