“Le soluzioni alle problematiche relative le questioni legate al mondo agricolo e zootecnico, con specifico riguardo al contenimento dei danni da fauna selvatica, sono da sempre state al centro della mia azione politica e amministrativa. Per tanto, alla luce delle polemiche innescate sulla vicenda, tengo a precisare che: raggiunto telefonicamente dal direttore Oremo Di Nino avevo dato la mia disponibilità, già da giovedì scorso, appena pochi minuti dopo l’inizio della protesta, a incontrare gli agricoltori che pacificamente rivendicano un loro sacrosanto diritto”. Questo il chiarimento del presidente della commissione agricoltura, Lorenzo Berardinetti, in merito all’occupazione della sede del parco regionale Sirente Velino da parte di alcuni agricoltori. “Sicuramente, spinti dalla esasperazione per una situazione non più sostenibile, alcuni manifestanti mi hanno invitato a non recarmi presso la sede del Parco perché volevano avere esclusivamente come interlocutori l’assessore Dino Pepe e il direttore del dipartimento agricoltura della Regione Abruzzo Antonio Di Paolo”, ha continuato Berardinetti, “fatta questa precisazione mi corre l’obbligo, come penso sia giusto, rendere noto che mi sono comunque attivato, da subito, a porre in essere le migliori e più incisive azioni per superare, in via definitiva, questo problema non più rinviabile. Ho condiviso con il presidente della comunità del parco, il sindaco di Fagnano Alto Francesco D’Amore, di sollecitare, attraverso un documento, la convocazione di una riunione urgente di tutti i soggetti interessati a partire dagli amministratori locali, del mondo agricolo, quello venatorio, oltre la indispensabile presenza del presidente Luciano D’Alfonso e degli assessori Dino Pepe e Silvio Paolucci, ciascuno per le proprie competenze, allo scopo di condividere ogni misura concreta da mettere in atto esaminando a fondo la questione del de minimis al fine di concedere i rimborsi che spettano agli agricoltori. È evidente, che la sola solidarietà non basta, dalle prossime ore è mia intensione riunire un tavolo di lavoro per un’immediata modifica alla legge regionale sulla caccia, che vada nella direzione di una sostanziale crescita dell’azione venatoria che contempla una sana difesa del comparto agricolo”.