Gli agricoltori che operano nel Parco regionale Velino Sirente non ne possono più di essere presi in giro dagli assessori Di Matteo e Pepe e continueranno ad oltranza ad occupare la sede del Parco regionale Sirente Velino se non viene affrontato dal Presidente della Regione Luciano D’Alfonso il problemi dei Cinghiali ed il risarcimento dei danni.
“Più volte, nelle scorse settimane, Confagricoltura ha sollecitato l’ Assessore ai Parchi e riserve Donato Di Matteo e l’Assessore Agricoltura Dino Pepe e anche i loro uffici, ad attivare le procedure atte a indirizzare la Direzione del Parco Regionale Velino Sirente nell’adoperarsi per l’eliminazione del cosiddetto “de minimis” dalla liquidazione dei danni da fauna selvatica subiti dagli agricoltori, confortati in questo da quanto l’Unione Europea con specifica nota (agri.ddg3.i.2(2017)2307088 ) ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente, ribadendo la non applicabilità della limitazione dei risarcimenti “a tutte le aree protette sia esse nazionali che regionali”. Afferma Concezio Gasbarro Presidente di Confagricoltura Abruzzo “Non abbiamo ricevuto mai alcuna risposta, quasi che le nostre istanze siano da considerarsi assurde o infondate. Così siamo costretti ad usare modi inusuali, come l’occupazione della sede del parco, da parte degli agricoltori che, in piena estate avrebbero altro di che occuparsi, e chiedere l’interlocuzione diretta con il Presidente della Regione D’Alfonso cui nei giorni scorsi è stato inviato un decalogo di iniziative per risolvere definitivamente sia il problema dell’abbattimento dei cinghiali che quello dei risarcimento”.
Queste le principali richieste che le Organizzazioni agricole abruzzesi, con un documento comune, hanno presentato a D’Alfonso il 28 Giugno scorso