La prima donna laureata al mondo? Un’italiana

In realtà l’Italia non esisteva ancora in quel giorno di giugno del 1678, quando, nella Repubblica di Venezia, accorsero oltre 30.000 curiosi da ogni dove per assistere ad un evento eccezionale mai accaduto prima di allora: la discussione della tesi di Laurea in Filosofia della prima donna nella storia, Elena Lucrezia Cornar Piscopia.

Chi era questa coraggiosa donna?

Elena Lucrezia nasce nel 1646 da una famiglia benestante veneziana. Il bisnonno Giacomo era stato uno scienziato amico di Galilei e il nonno Girolamo studioso di fisica. A soli sette anni, incoraggiata dal padre, parla il latino e l’arabo e, ancora adolescente, conosce perfettamente il francese, l’inglese, lo spagnolo, l’ebraico e l’aramaico. Studia matematica, astronomia, musica, filosofia e teologia e mostra sorprendenti capacità analitiche e logiche. Prende i voti come oblata benedettina, condizione che le permette di vivere in famiglia e continuare a studiare. Si iscrive alla Facoltà di Teologia nell’Università di Padova, l’allora Studio di Padova, ma quando presenta la domanda di ammissione alla laurea, scopre che ad una donna non viene concesso il titolo di dottore in teologia.

“La donna è inferiore rispetto all’uomo e non è capace di ragionamenti difficili” sentenzierà Gregorio Barbarigo, il vescovo di Padova. “Nessuna laurea potrà essere mai concessa ad una donna”.

E pensare che questo personaggio fu fatto Santo da Papa Giovanni XXIII!

La ragazza non si scoraggia e dopo un’aspra vertenza e solo grazie al potere della sua famiglia, le viene finalmente  concesso di laurearsi in Filosofia, discutendo la tesi in latino davanti a una commissione composta da 64 membri. A causa dell’inaspettata affluenza del pubblico, la discussione sarà trasferita dall’Università alla Cattedrale. Dopo la laurea, la ragazza ricopre ruoli prestigiosi presso numerose accademie scientifiche del Paese e anche all’estero, senza mai insegnare comunque e dedicandosi alla preghiera, allo studio e alle opere di carità per i più bisognosi, fino al giorno della sua morte avvenuta a Padova il 26 luglio 1684, a soli 38 anni.

La sua incredibile fama arriva in quegli anni in ogni luogo, ma viene ben presto dimenticata, tanto è vero che la maggior parte degli italiani non conosce la storia di colei che lottò per il diritto all’istruzione accademica di tutte le donne.

Viene lasciata nell’oblio per secoli. Nel 2017, l’Università di Trento, su iniziativa del Dipartimento di Lettere e Filosofia, ha deciso di ricordare Elena Lucrezia Corner Piscopia intitolando a lei un’aula dell’ateneo, proprio quella in cui si discutono le tesi del dottorato.

Alina Di Mattia

Per approfondimenti https://it.m.wikipedia.org/wiki/Elena_Lucrezia_Cornaro

Alina Di Mattia

Giornalista, addetta stampa, scrittrice, conduttrice, responsabile produzione di grandi eventi istituzionali e culturali, con esperienza trentennale nel settore dei media e dell’entertainment. Appassionata di scienze storiche e sociali, vanta una formazione accademica poliedrica, un percorso di laurea in Culture e tecniche per la comunicazione e una laurea in Lettere moderne presso l'Università dell'Aquila. Ha all’attivo interessanti contributi letterari e numerosi riconoscimenti giornalistici.

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