Edilizia, la sfida della sostenibilità

Come sarà l’edilizia del futuro? Quali sfide dovrà affrontare e quali ritmi saranno imposti dalle necessità in trasformazione del tessuto produttivo e sociale? Queste riflessioni si impongono a un settore che ha avuto numerose difficoltà a risalire la china dopo la forte crisi economica internazionale post 2007.

I numeri del futuro

La prima considerazione da fare è legata alla crescita del comparto. Studi recenti prevedono una crescita dell’85 per cento del volume di produzione di edifici entro il 2030. Ritmi di crescita importanti, quindi, che devono necessariamente coniugarsi con le necessità imposte dalla tutela ambientale e dalla sostenibilità. Edifici a impatto zero, quindi, ma non solo. Sostenibilità ed edifici smart sono le parole d’ordine del settore per lo sviluppo futuro. Per cogliere tutte le opportunità offerte dai nuovi trend del settore, però, è importante essere preparati e disporre delle più innovative e funzionali attrezzature, a partire dalla benna pulizia fossi, come quelle proposte dal portale Giffi Market.

Bim, il futuro in tre lettere

Tra le principali tendenze che continueranno ad affermarsi nei prossimi anni c’è la crescente tendenza a ricorrere al Bim, il Building Information Modeling. Di cosa si tratta? Il Bim permette di ottimizzare pianificazione, realizzazione e gestione delle costruzioni grazie al supporto di un software. Utilizzando una combinazione di dati, inseriti seguendo il format stabilito, il programma consente di visualizzare l’edificio in corso di costruzione, come modello tridimensionale. Grazie a questo supporto è possibile, quindi, simulare alcuni parametri per essere certi sia del corretto andamento e della corretta integrazione del processo, sia di intervenire in tempi rapidi sulla riduzione di costi, logistica e tempi. Un passo avanti importante per l’edilizia che sposa, con questo strumento, alcuni dei principi cardine dell’Industria 4.0, con vantaggi che vanno dalla riduzione degli errori di progettazione a quella dei costi del ciclo di vita. Inoltre, offre un contributo importante per la realizzazione di edifici sostenibili.

Stop a rifiuti e scarti

L’edilizia è un comparto complesso. Altamente impattante sulle scorte energetiche, crea temi di rilevanza ambientale legati anche alla costante produzione di rifiuti e scarti. Come migliore la situazione? L’idea verso la quale si stanno orientando gli esperti del settore è quella di un ciclo di vita circolare di materiali e produzioni. in questa direzione un supporto arriva dal digitale e, ancora una volta, dai nuovi software per la progettazione che aiutano a scommettere su materiali riutilizzabili, più longevi e riciclabili. Si va quindi disegnando un nuovo approccio e una nuova visione dell’edificio, che racchiude in sé un’anima ben diversa da quella che potrebbe apparire. Da semplice struttura sulla quale investire materiali a vera e propria banca di questi ultimi. Un serbatoio dal quale attingere nel momento in cui si esaurisce la funzione per la quale la struttura è nata.

Attenzione a materiali e ambiente

L’attenzione all’ambiente si traduce in una forte attenzione ai materiali per la produzione degli edifici stessi. L’edilizia, come detto, ha un fortissimo impatto sull’ambiente e racchiude già in questo elemento una sfida importante per il futuro. Scommettere su costruzioni a zero impatto ambientale è oggi doveroso. Gli strumenti digitali aiutano a intervenire in modo corretto su sprechi e impatto energetico, assicurando la realizzazione di edifici sostenibili, capaci di dialogare con l’ambiente circostante. Ancora una volta, quindi, il processo della digitalizzazione economica contribuisce a ottimizzare il lavoro, favorendo un’importante riduzione di costi, consumi energetici, emissioni inquinanti e materiali.

Redazione - Il Faro 24

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