Il professor Mario casale interviene sulla politica cittadina.
“Il tema lavoro è cosa seria. Il dott. Galbiati ha fatto la sua parte, il Sindaco di Avezzano ha fatto la sua non tirandosi mai indietro sul tema lavoro, molti di noi hanno lavorato nel proprio ambito e per le competenze su questo argomento ,cosi come lo hanno fatto con forza le associazioni degli imprenditori agricoli ,la scuola e si potrebbe andare avanti per un bel pezzo ad elencare soggetti che si sono adoperati in tal senso” spiega Casale.
“Un riconoscimento va dato al Sindaco di Avezzano ,per cinque anni ha lavorato per unire il territorio, ha strenuamente cercato di riportare ogni problematica territoriale all’assemblea dei Sindaci da lui voluta e questa assemblea che ha partorito il progetto Marsica.(oggi finanziato)
Per onesta intellettuale non si può negare la debolezza dell’intero territorio sulle capacità di affrontare il tema lavoro, la non esistenza di una strategia sul lavoro, tema che in sede ristretta abbiamo affrontato come Comitato Pro Orlando in fase di primarie per l’elezione del segretario del PD ed in quella sede molti dei presenti hanno condiviso che il nostro territorio non ha strategia e ci siamo riproposti di affrontarlo e lo stiamo facendo sperando di essere pronti a settembre con argomenti validi e l’indispensabile presenza del Nuovo Sindaco di Avezzano, i sindaci marsicani e tutte le forze sociali”.
Le considerazioni di Casale hanno come obiettivo quello di rimettere al centro del dibattito un problema fra i più importanti del territorio Marsica e della sua collettività , IL LAVORO.
“Il ministro De Vincenti” conclude, “che ha lodato l’energia della nostra terra nel sapere affrontare e superare tante difficoltà, compresa ls ex Micron, ovvero ex L.foundry e ora SMIC, con il supporto degli amministratori regionali (Lolli in primis) e ministri, sa che l’amministratore L.foundry, ing. Galbiati (manager di indubbie qualità) è ora schierato con il candidato del centro destra, già assessore della giunta uscente?
Pare che il motivo sia da ricercare nella mancanza di colloquio con il sindaco Di Pangrazio e con il fratello Giuseppe Di Pangrazio, presidente del consiglio regionale.
A me pare un piccolo alibi per giustificare una posizione politica regressiva e incoerente con le posizioni sempre sostenute dall’ing. Galbiati”.