Elezioni AVezzano. 5 Domande a Francesca Terzini candidata con De Angelis Sindaco

Cosa l’ha spinta a presentare la sua candidatura in queste elezioni amministrative? Quando mi è stato chiesto di far parte di questo gruppo, se avessi ragionato in base a un semplice calcolo delle probabilità di successo personale – basato su numero di parenti residenti ad Avezzano e conoscenti senza un parente da votare – non avrei accettato la mia candidatura. Ci sono delle scelte però che devono prescindere dal mero calcolo, delle cose che vanno fatte semplicemente perché sono giuste. Mi sono detta quindi che l’importante è contribuire al successo di un progetto valido, all’elezione di un sindaco capace, al di là del numero di preferenze riconducibili alla mia persona che, comunque, spero siano molte.

 

Perché ha scelto di candidarsi con Gabriele De Angelis? Perché candidarmi con Gabriele De Angelis? Perché rappresenta la politica della concretezza e del vedere oltre. Apprezzo il suo mettersi in gioco e in discussione, nonché la sua determinazione nel voler dare un volto nuovo a questa città. Il mio slancio ad osare ha trovato quindi un valido referente nella sua persona e nel suo programma.

 

Quale sarà l’argomento sul quale focalizzerà la sua campagna elettorale? Il mio maggior contributo, in conseguenza della mia esperienza professionale, riguarderà la formazione. Obiettivo condiviso sarà quello di creare quel raccordo tra mondo accademico e mondo aziendale, che a tratti sembra che non si parlino. Proporre programmi YOUNG TALENT di inserimento nel mondo lavorativo, focalizzandosi sui settori che rappresentano il motore produttivo e di creazione della ricchezza del nostro territorio. Dialogare con le istituzioni scolastiche per valutare programmi – di alternanza scuola lavoro, ad esempio – più interessanti per gli studenti. Un altro ambito nel quale sento di poter contribuire è quello sulla possibilità di saper ripensare in un altro modo il sistema gestionale e organizzativo degli enti di servizi pubblici (ACIAM, CAM, TECNEKO). Ho avuto la possibilità di lavorare in Hera S.P.A. di Bologna, azienda che si occupa della gestione dell’ambiente, del servizio idrico e dell’energia, occupandomi di pianificazione strategica al fianco di manager di spessore nazionale, capaci ed efficienti. Sicuramente bisogna interrogarsi e valutare la possibilità di poter riorganizzare in maniera più profittevole questi Enti, nei quali un’attenta analisi di riorganizzazione e strutturazione dei costi potrebbe tradursi in una riduzione delle tariffe per gli utenti finali.

Le priorità da affrontare, in linea generale, sono di carattere strutturale: ridare un volto nuovo e organico ad una città nella quale mille progetti ed iniziative non hanno trovato una logica organizzativa comune. Fare in modo che questa città colga e metta a frutto il potenziale, sia proprio sia derivante dalla sua collocazione geografica.

 

Come giudica l’operato dell’amministrazione uscente? Non voglio in questa sede giudicare in maniera negativa l’operato dell’amministrazione uscente: sarebbe troppo semplicistico e riduttivo. Sicuramente avrà fatto qualcosa di buono e molte altre cose che potevano essere fatte meglio. Sicuramente ci sono anche le cose non fatte – e sarebbe interessante capire il perché. Sono certa comunque che ciò che ora rappresenta un punto di forza di questa campagna elettorale ovvero il legame con la politica regionale e nazionale sarebbe potuto essere sfruttato meglio. Non bisogna dimenticare infatti che questa amministrazione gode di questo canale preferenziale da anni, e non da un mese.

 

Come valuta il clima elettorale che si sta respirando in città? Siamo nel vivo della campagna elettorale e come gruppo ci sentiamo ottimisti. Avvertiamo un desiderio di cambiamento da parte dei cittadini di cui noi tutti elettori saremo – con lo strumento del voto – artefici.

 

Redazione - Il Faro 24

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