Cappadocia è il paese in cui a sindaco si candida Lorenzo Lorenzin, meglio noto come il fratello del ministro, ma è il paese in cui l’11 giugno concorreranno alle elezioni ben due liste formate da agenti penitenziari . È la conseguenza dei residui vantaggi della prima repubblica.
Liste figlie della legge n.121 del 1981, la quale concede a tutte le forze di polizia – in caso di candidatura – un mese di aspettativa retribuita per esigenze di campagna elettorale. Una legge di certo non nuova per gli addetti al settore visto che in diverse zone d’Italia ad ogni tornata elettorale spuntano liste fatte da soli ‘secondini’. Capitò lo scorso anno a Castrogno in provincia di Teramo con 25 candidati consiglieri e fece scalpore il caso di Carapelle Calvisio: il paese con 67 votanti e sette liste di cui 4 formate da agenti di polizia penitenziaria.
E pensare che tutto questo capita in uno dei periodi più neri , con il pianeta carceri alle prese con detenuti che superano la capienza e perenne carenza di personale.
Evidentemente però non a tutti interessa…