Il Sindaco:”Cutrupi ignora completamente la legge e le procedure amministrative o fa finta di non conoscerle per mettere in campo un’opposizione di basso livello. Passi più tempo a studiare e meno a scrivere inesattezze”.
“Cutrupi ancora non ha capito che i soldi delle compensazioni ambientali di Terna possono essere utilizzati solo per opere pubbliche e non per interventi privati. E di certo non per bonificare un’area il cui obbligo è posto già a carico del privato in base a un accordo con la ASL e con il Tribunale”, è quanto ha affermato Marinucci, sindaco di San Giovanni Teatino.
“Gli sfugge altresì che mai potrei sostituirmi al privato in caso di ritardi negli interventi di bonifica se questi sono dovuti a cause oggettive come accaduto per esempio a seguito del rinvenimento di una cabina ad alto voltaggio, eventi di cui nemmeno il Giudice era a conoscenza tanto da aver formulato, nell’ambito di un procedimento diretto ad altro valutazioni basate su una parziale acquisizione documentale, concetti che ho già chiarificato al Capogruppo, evidentemente molto poco attento nel suo ruolo.
Così come ho già spiegato, e credevo di essere stato compreso, che per adottare un’ordinanza di questo genere occorrono specifici presupposti che, nel caso di specie, non esistono e quindi non potrei farlo neppure volendo. Tuttavia, siccome bisogna essere pazienti con chi non capisce, ma rigorosi con chi fa finta di non capire al fine di fare pura demagogia, e credendo nell’assoluta buona fede del Capogruppo Cutrupi, ricordo ancora una volta ciò che è possibile e ciò che non lo è: rispetto alla questione della adozione di un’ordinanza di rimozione dell’amianto da parte del sottoscritto, ricordo che un simile provvedimento può essere adottato, solo ed esclusivamente, nei casi previsti dalla legge. Il potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti in materia di sanità e igiene è condizionato all’esistenza di specifici presupposti; questi presupposti, nel caso dell’ex Fonderia, non ci sono mai stati visto che, né la ASL né l’ARTA, si badi bene, non il sottoscritto, hanno mai accertato la sussistenza delle suddette condizioni di imminente pericolosità per la salute pubblica, individuandola, e solo negli ultimi anni, solo come potenziale. Né, tantomeno, l’ordinanza poteva essere giustificata dalla mancanza di strumenti alternativi visto che è stato concordato dalla proprietà con la ASL un puntuale crono programma per lo smaltimento dei materiali inquinanti. Mi viene il dubbio che, a causa dei risultati, sotto gli occhi di tutti, delle Amministrazioni 5 Stelle, abbiano scambiato la realtà comunale con un coacervo di cose improbabili e piuttosto bizzarre: un Sindaco non può fare quello che vuole infischiandosene delle procedure. Tra l’altro, pensare di trasformare l’area della ex Fonderia in area pubblica laddove il privato non restituisse i soldi per la bonifica vuol dire non soltanto non conoscere le tempistiche dei contenziosi, che sicuramente ne deriverebbero e che porterebbero a dilatare all’infinito questa vicenda, ma neppure rendersi conto che un’area pubblica va gestita e curata con enorme dispendio di risorse che attualmente gli enti locali non hanno. Probabilmente la triste vicenda di Spelacchio a Roma, grande metafora dell’esperienza politica pentastellata, fa credere loro che la natura viva o morta vada ugualmente bene.
Quindi o Cutrupi ignora completamente la legge e le procedure amministrative o fa finta di non conoscerle per mettere in campo un’opposizione di basso livello: capisco che siamo in campagna elettorale ma scrivere una serie di inesattezze così macroscopiche è davvero troppo anche per chi, come Cutrupi è abituato a fare un’opposizione basata sulle vignette.
Quanto a parole e promesse siamo tutti bravi. Quando poi si tratta di tradurle nella pratica allora il discorso è tutt’altro: lo sa bene la sua Sindaca Raggi a Roma, che aveva promesso di risolvere in pochissimo tempo il problema dei rifiuti e invece si vede costretta persino a trasferirli in Abruzzo.
Il mio suggerimento a Cutrupi è quindi sempre lo stesso: passi più tempo a studiare e meno a scrivere inesattezze“.