Non corrisponde al vero la notizia, commentata positivamente dal coordinatore per la provincia dell’Aquila di SEL – Sinistra Italiana, del ritiro della firma da parte della Regione Abruzzo dall’accordo che permette di realizzare l’inceneritore Power Crop nella piana agricola del Fucino.
Allo stato attuale, esiste solo, secondo quanto dichiarato dall’ex assessore Mazzocca, un “atto di indirizzo” che impegna la struttura regionale a verificare se ci sono le condizioni per recedere dall’accordo mentre non esiste ancora alcuna deliberazione che disponga il ritiro della firma da parte della Giunta Regionale. Correttezza e senso di responsabilità impediscono di giocare con le parole su una vicenda così importante per il destino ambientale, economico e sociale dell’Abruzzo.
Un anno fa il diniego della autorizzazione dell’impianto da parte dei tecnici regionali, fu annunciato dalla politica locale di maggioranza come atto capace di fermare la Power Crop. Subito dopo ci fu il ricorso dell’azienda contro quella decisione della Regione ed oggi ci stiamo mobilitando per la nuova Conferenza di servizi, prevista per il prossimo 31 marzo, che potrebbe autorizzare l’impianto.
Dopo un anno, rischiamo di trovarci di nuovo di fronte ad una già vista “politica degli annunci” incapace di fermare l’inceneritore.
Ci battiamo da anni contro questo ecomostro facendo il nostro dovere di associazione di cittadini. Abbiamo informato, abbiamo fatto pressione sugli Enti Locali e abbiamo fatto ricorso alla giustizia amministrativa insieme ad altre associazioni e cittadini. Ci aspettiamo, a distanza di quasi 10 anni dall’inizio di questa assurda vicenda, che anche la politica abruzzese si comporti con senso di responsabilità. La Regione Abruzzo deve dimostrare con atti concreti ed efficaci che è veramente contraria alla realizzazione di qualsiasi inceneritore in terra abruzzese.
Non doveva essere quella di D’Alfonso la regione “facile e veloce”? Se è così, si ritiri velocemente la firma. Il Consiglio Regionale aveva chiesto di farlo il 9 aprile dell’anno scorso e il dossier dei Comuni marsicani, citato dal sottosegretario Mazzocca nel suo comunicato stampa, ribadisce tutte le argomentazioni necessarie. Dov’è la velocità promessa dal presidente D’Alfonso?
Mentre attendiamo ancora che la Regione deliberi il ritiro della firma e lo comunichi agli enti preposti, invitiamo alla massima mobilitazione possibile per la mattina del 31 marzo a Pescara, presso la sede della Regione in via Passolanciano, dove si terrà nuovamente la conferenza di servizi per l’autorizzazione dell’impianto.