“Non dobbiamo credere che l’economia non potrebbe esistere senza il settore pubblico, la ricchezza non si produce nel settore pubblico, ma nell’economia privata, nei sistemi liberali. Per poter produrre una qualunque cosa è fondamentale la presenza di un’azienda di produzione, dove si assemblano materie prime, conoscenza e lavoro, e dove si ottiene il prodotto finito. Ecco perché va rivisto il circuito debito pubblico-contribuente-Stato-privato, e va rivisto ripartendo dal cittadino e dalla politica per il cittadino”. Lo ha detto Ugo Genovese, esperto del settore monetario, nel corso dell’incontro ‘Come fare Politica tra Debito e Fisco’, promosso da Azione Politica e dalla Scuola di Studi Giuridici monetari ‘Giacinto Auriti’, alla presenza del responsabile Massimiliano Scorrano.
A introdurre l’incontro è stato l’avvocato Berardino Fiorilli: “Obiettivo dell’incontro è quello di favorire il confronto, di parlare di quei temi che, nella loro complessità, pure rappresentano il nostro vivere quotidiano. Oggi sentiamo parlare di spread, debito pubblico, Pil, fattori che condizionano evidentemente la vita politica di un Paese e delle singole Regioni, ecco perché è fondamentale riunione attorno a un Tavolo chi ogni giorno opera nel settore per predisporre bilanci sempre più a servizio del cittadino”. “Oggi viviamo un momento di evidente confusione – ha sottolineato Genovese – sul concetto di macroeconomia, che spesso si fa coincidere con quello di finanza, pensando che la macroeconomia studia semplicemente il ‘come fare soldi’. Non è così: la macroeconomia è lo studio del soddisfacimento di tutti i cittadini. Quotidianamente sentiamo dire che il nostro paese è in crisi economica, ma non per mancanza di risorse, e allora c’è qualcos’altro. Ovvero c’è il grande equivoco tra chi produce ricchezza, che non è lo Stato, ma è l’azienda privata che deve necessariamente tornare al centro dei bilanci pubblici, ricordando che è l’azienda ad assemblare le materie prime e a produrre. Il debito pubblico in realtà non esiste, ma è semplicemente un espediente di alcuni sistemi di governo, utile per indurre i cittadini a non spendere, a conservare la propria ricchezza, e più il cittadino risparmia, più risparmia lo Stato”.