Roma si conferma la città della pace e del dialogo. In occasione dell’uscita del libro “Un monaco in ostaggio. La lotta per la pace di un prigioniero dei jihadisti”, presentato martedì 18 giugno nella sala Benedetto XIII del complesso del San Gallicano, Via di San Gallicano 25 Roma, c’è stato un importante incontro tra Andrea Riccardi e padre Jacques Mourad.
L’incontro è stato organizzato per approfondire la questione “Siria” e per parlare del libro che parla della guerra in quel posto, di padre Paolo Dall’Oglio, della convivenza possibile tra cristiani e musulmani e della resistenza di un monaco che rifiuta in modo radicale ogni convivenza.
Un incontro avvenuto in un luogo storico per la città di Roma e che ha visto la partecipazione del fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi.
Durante la presentazione si è molto discusso del tema riguardante i cristiani d’oriente. Da questo è emersa la possibilità di convivenza tra musulmani e cristiani, tra mondi che al loro interno hanno molte anime. Mourad descrive l’impatto con questa visione e con la missione del suo amico Paolo Dall’Oglio, che aveva ricreato la comunità cristiana attorno al monastero di Mar Musa, non molto lontano da quello di Mar Elian, dal quale padre Jacques fu prelevato. Il pubblico ha ricordato con commozione Paolo Dall’Oglio, rapito nel 2013, e il suo impegno per abbattere ogni muro di divisione con l’Islam.
L’incontro di persone di fede diversa, dunque, per Riccardi e padre Mourad, è vissuto con il dono della preghiera. Un dono è stato anche il rifiuto della violenza e delle armi, imbracciate da tanti giovani ma che, come testimoniato da padre Jacques, salva la vita. Con la sua storia, padre Mourad testimonia dunque il valore di essere cristiano d’Oriente e discepolo di Gesù davanti al pericolo e non solo perché, come lui stesso ricorda, “un cristiano deve essere tale in tutte le situazioni”. Una testimonianza di fede che dà un messaggio a tutti i cristiani d’Europa.
Chi è Andrea Riccardi
Nato a Roma nel 1950, Andrea Riccardi ha insegnato come professore ordinario Storia Contemporanea all’Università di Bari, alla Sapienza e alla Terza Università degli Studi di Roma.
Nel 1968 ha fondato la Comunità di Sant’Egidio dando vita ad una serie di progetti volti a favore della pace e del dialogo tra le comunità. In particolare, Riccardi ha avuto un ruolo di mediazione in diversi conflitti e ha contribuito al raggiungimento della pace in alcuni Paesi, tra cui il Mozambico, il Guatemala, la Costa d’Avorio, la Guinea. La rivista “Time” nel 2003 lo ha inserito nell’elenco dei trentasei “eroi moderni” d’Europa, che si sono distinti per il proprio coraggio professionale e impegno umanitario. In particolare, Riccardi ha avuto un ruolo di mediazione in diversi conflitti e ha contribuito al raggiungimento della pace in alcuni Paesi, tra cui il Mozambico, il Guatemala, la Costa d’Avorio, la Guinea. La rivista “Time” nel 2003 lo ha inserito nell’elenco dei trentasei “eroi moderni” d’Europa, che si sono distinti per il proprio coraggio professionale e impegno umanitario.