Forza Italia Antonelli e Sospiri:” Il dragaggio del fiume Pescara non è mai iniziato”

“Il dragaggio del fiume, annunciato in pompa magna con tanto di task force, summit d’emergenza e concentrazioni di cervelli, oggi non è iniziato. Nel porto canale e nel Pescara non c’è alcuna draga in movimento, non è stato rimosso un solo millimetro cubo di fango, e non vediamo alcuna preparazione del cantiere in atto. Ora attendiamo le spiegazioni della Regione Abruzzo, il cui silenzio odierno stride in maniera clamorosa con i proclami delle ultime quarantotto ore. Forse una giustificazione noi la conosciamo: probabilmente se la vasca di colmata, ancora piena dei fanghi del dragaggio precedente, fosse stata svuotata come prevedeva l’appalto del 2014, oggi non avremmo avuto problemi a ricominciare l’escavazione dei fondali del porto, avendo un’area disponibile in cui andare a posizionare il materiale. Anzi, probabilmente non saremmo arrivati al punto di non-ritorno prima di ricominciare l’intervento, e nessun peschereccio sarebbe rimasto incagliato”. Lo hanno detto i capigruppo di Forza Italia al Comune di Pescara, Marcello Antonelli, e alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, osservando il mancato inizio odierno del dragaggio del porto.

“Ancora una volta Pescara sconta i danni di una giunta regionale chiacchierona e pasticciona e di una giunta comunale inesistente, se non amministrativamente e politicamente incapace – hanno sottolineato i Capigruppo Antonelli e Sospiri -. Quarantotto ore fa a Pescara è scoppiato il caos: tre pescherecci incagliati nella fase di rientro nel porto canale, e la Direzione Marittima che ufficializza le ultime batimetrie che hanno confermato l’insabbiamento, di nuovo, dei fondali, e la necessità di procedere con un nuovo dragaggio. Subito è sceso in campo l’onnipresente sindaco-ombra di Pescara, il Governatore D’Alfonso che ha addirittura riunito di domenica i migliori ‘cervelli’ d’Abruzzo per decidere, in via d’urgenza, come procedere, dando grande testimonianza di attivismo e celerità. Bene, si recuperano in due ore 300mila euro, bruscolini, si decide di far riprendere il dragaggio già stamattina, senza neanche sapere quanti metri cubi di fanghi si potranno rimuovere con quei 300mila euro, la solita procedura alla ‘cieca’ che anche questa volta ha prodotto i suoi cattivi frutti. Stamane infatti eravamo tutti sulla banchina in attesa di vedere il ‘miracolo’ abruzzese, ma il miracolo non c’è stato: non è apparsa alcuna draga all’orizzonte, non sono spariti neanche i metri cubi di fango accumulati sul fondo e nulla è cambiato rispetto a sabato scorso, nonostante l’annuncite acuta del Governatore. Che in compenso oggi non ha diramato alcuna nota urbi et orbi per giustificare il mancato inizio delle operazioni di escavazione, lasciando trapelare un forte imbarazzo istituzionale. Ma noi qualche spiegazione l’aspettiamo, così come l’aspetta la città: perché il dragaggio non è partito? E proviamo a ipotizzare: appena qualche settimana fa siamo andati a L’Aquila per una inutile trasferta presso il Provveditorato alle Opere pubbliche per chiarire gli aspetti oscuri del dragaggio del 2014, un appalto per la rimozione iniziale di 70mila metri cubi di fanghi, poi diventati 300mila. Peccato che, secondo quanto previsto dalla gara, quei 300mila metri cubi depositati nella vasca di colmata, la famosa ‘terrazza della vergogna’, dovevano essere rimossi entro il 31 dicembre 2017, e invece a L’Aquila abbiamo scoperto che la procedura è ancora all’anno zero. Prima di toccare i 300mila metri cubi depositati nella vasca, oggi strapiena, bisognerà fare le caratterizzazioni, che non saranno pronte prima del 18 novembre, e solo dopo si saprà come bisogna smaltire quel materiale, se come ripascimento o come rifiuto, e a quel punto bisognerà trovare i soldi per il loro trattamento. Questo significa che quella collina non verrà svuotata entro il 31 dicembre 2017, e allora – hanno aggiunto i Capigruppo Antonelli e Sospiri – proviamo a ipotizzare che se invece, rispettando la gara d’appalto, la vasca fosse stata già liberata dai fanghi, oggi il dragaggio sarebbe potuto iniziare senza problemi avendo la disponibilità di un sito in cui andare momentaneamente a stoccare il materiale rimosso dai fondali. Ma quel sito non c’è, e allora il Governatore-sindaco ombra D’Alfonso ci deve dire anche dove intende andare a depositare i fanghi derivanti dal nuovo dragaggio che è urgente se non si vuole fermare l’attività di pesca”.

 

Capogruppo Forza Italia

Comune di Pescara

Marcello Antonelli

 

Capogruppo Forza Italia

Regione Abruzzo

Lorenzo Sospiri

Redazione - Il Faro 24

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