La Luparense vince lo scudetto per la sesta volta nella sua storia e lo fa ai calci di rigore, contro un Pescara mai domo e capace di giocare una gara incredibile. Anche gara 5 si è decisa dal dischetto ma la gara è stata di quelle da infarto. Lo spettacolo ha avuto luogo al Pala Prometeo Estra di Ancona a causa della squalifica inflitta dal giudice sportivo al Pala Giovanni Paolo II.
La Luparense si è portata subito sul 2 a 0 con i gol di Honorio e Taborda, entrambi in contropiede, e Miarelli ha neutralizzato un tiro libero di Cuzzolino. Chimanguinho, poi espulso per doppio giallo, con un destro violento dalla distanza ha accorciato le distanze e nella ripresa Rosa ha portato il punteggio sulla parità. La Luparense, col portiere di movimento, è tornata in vantaggio grazie a Ramòn ma una rete di Azzoni allo scadere ha portato la gara ai tiri di rigore, dove sono risultati decisivi gli errori di Salas (traversa) e Cuzzolino (alto).
Per il Pescara tanti applausi da parte dei più di 1000 sostenitori che l’hanno seguita e sostenuta ad Ancora.
Capitan Umberto Honorio ha alzato la coppa del sesto scudetto della Luparense.
D.D.N.