“Giovanni Lolli e Pierpaolo Pietrucci sembrano trovarsi nella medesima situazione in cui si trovarono i soldati italiani dopo l’8 settembre 1943, quando dopo la resa si trovarono a non poter più obbedire, ma a dover scegliere da che parte stare. E ognuno alla bene e meglio cercò di salvare il salvabile.”
Così Gianluca Ranieri, consigliere regionale del Movimento 5 stelle commenta le notizie di questi giorni sulla Scuola Nazionale di Cinema dell’Aquila “E per non essere tacciato di voler aizzare critiche strumentali, mi limiterò a riportare alcuni fatti espressi dal Direttore Generale della scuola Marcello Foti, il quale nella conferenza dello scorso mercoledì ha parlato di un ostentato disinteresse verso le sorti del Csc della Regione Abruzzo, addirittura prima che la Convenzione volgesse al termine; il Direttore ha ricordato altresì come il progetto presentato dal CSC per accedere ad una quota dei fondi del 4% destinati all’alta formazione non sia stato accolto nonostante avesse tutti i requisiti per ricevere esito positivo.
Se da un lato” spiega Ranieri “abbiamo il Consigliere Pietrucci che si scusa per quanto accaduto, pur non avendo, a suo dire, responsabilità dirette e personali, dall’altro abbiamo il Presidente in pectore Lolli che, a distanza di due anni dalla data dei fatti, dice che proverà a far luce per capire cosa sia accaduto e sul perché la domanda del CSC sia rimasta chiusa in qualche cassetto della Regione. Entrambi però ci tengono a dare speranza alla struttura rinviando la ricerca dei fondi alla prossima, e ultima, seduta del Consiglio Regionale, quando si discuterà della Legge di Bilancio. Sono certo” incalza Ranieri “che Pietrucci e Lolli, ove le cose per il CsC, come auspico, dovessero andare in extremis per il meglio e si trovassero i fondi per garantirne la sopravvivenza della sede aquilana, saranno subito pronti ad intestarsi i meriti per un dramma che, però, è frutto dell’indifferenza e pochezza della coalizione di Governo di cui gli stessi erano membri fino a ieri, quel Governo regionale che con il suo menefreghismo tanto male ha fatto alle aree interne ed al Capoluogo. Del resto” spiega Ranieri “siamo ormai abituati al modus operandi degli esponenti del PD, pronti ad ergersi a paladini nella lotta contro problemi che i loro stessi Governi hanno creato. E’ successo in scala nazionale con la questione restituzione tasse e anticipazioni di cassa, succede in scala regionale con questa, che è solo una delle innumerevoli problematiche che vengono lasciate in eredità dal Governo D’Alfonso”.
“Tuttavia – prosegue Ranieri – quand’anche, come auspico, per la sede aquilana si trovi una soluzione che spero definitiva, ciò non basterebbe a cancellare i guasti dell’amministrazione di centro-sinistra, cui Pietrucci e Lolli hanno fatto parte fino a ieri, che su un tema assai delicato quale quello della cultura ha palesato una totale inconsistenza. Cultura e ricerca per essere efficaci motori di sviluppo richiedono programmazione e investimenti certi per periodi prolungati, non interventi estemporanei dettati dalla convenienza elettorale” conclude il consigliere 5 stelle.