Giovedì 24 maggio alle ore 17.30, presso la sala Tosti dell’Aurum di Pescara, avrà luogo il convegno “Il ruolo delle Regioni tra impegno civico e sostenibilità” promosso dal Sottosegretariato alla Presidenza della Giunta Regionale d’Abruzzo.
I lavori verranno introdotti dal Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca con i saluti di Giovanni Di Iacovo, Assessore alla Cultura del Comune di Pescara.
Seguiranno gli interventi del Vice Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli e di Massimiliano Smeriglio, Vice Presidente della Regione Lazio. Parteciperà il Presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco. Modera l’evento Gianni Melilla, Presidente emerito del Consiglio Regionale d’Abruzzo.
Ospite d’onore sarà il Vice Presidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, con il quale si discuterà circa il rapporto tra impegno civico e ruolo delle istituzioni democratiche. In questi ultimi anni il modello Lazio ha saputo raggiungere obiettivi politici e sociali davvero ragguardevoli in termine di inclusione sociale, welfare, coinvolgimento delle periferie, rilancio dell’occupazione e soprattutto lotta alla Mafia e difesa della sanità pubblica.
“Sentiamo il bisogno di una comunicazione reciproca sui temi, per valutare meglio possibilità e i limiti delle nostre reciproche esperienze – dichiara il Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca – Sono fermamente convinto che esercitare un mandato istituzionale voglia dire innanzitutto rappresentare, consigliare e indirizzare le istanze provenienti dalle associazioni, dalle comunità locali, dai movimenti per la salute e l’ambiente fino alla più importante delle questioni che è quella della piena occupazione e dell’ottenimento del benessere per tutti, nessuno escluso. In tal senso, l’alleanza del fare, che in Smeriglio vede uno dei principali interpreti, è sicuramente uno degli strumenti degni di interesse e studio: un esperimento riuscito, e da replicare ovunque e a tutti i livelli, a partire dal contesto di governo regionale. Praticare percorsi di inclusione, fermarsi a dibattere e progettare, li ritengo strumenti attuali come non mai. Con essi, e tramite essi, si riesce a superare il formalismo del rapporto con i cittadini a cui certa tecnocrazia vorrebbe piegare la politica, senza il rischio di essere populisti, banali o addirittura demagoghi”.