Sul mercato ormai ce ne sono tantissimi, una serie infinita di prodotti finanziari di ogni genere che nascono per soddisfare ogni necessità. Quando si parla di finanziamenti ci si riferisce a prodotti determinanti per l’economia di un paese: da loro si stabilisce quanto i consumi stiano eventualmente progredendo. I finanziamenti sono divisi, di base, in due grandi macrocategorie:
Nel primo caso la rata viene rimborsata tramite busta paga, se dipendenti; a fare la differenza è quindi la posizione lavorativa o la dichiarazione dei redditi, quando si parla di liberi professionisti. Viceversa nella seconda ipotesi, quella dei prestiti per pensionati, ci si riferisce a rate che vengono scalate dalla pensione, come nel caso della cessione del quinto che è l’esempio tradizionale di questo prodotto finanziario.
Come scegliere un prestito pensionati?
Quali sono le caratteristiche da valutare? Vediamolo meglio per capire quali sono i prestiti per pensionati con il miglior tasso. Ad oggi come si diceva, i pensionati che abbiano bisogno di liquidità da richiedere tramite finanziamento si rivolgono soprattutto alla cessione del quinto: di cosa si parla nel concreto?
Con il termine cessione del quinto si fa riferimento ad una particolare tipologia di prestito che prevede la restituzione del denaro tramite trattenuta automatica, equivalente ad 1/5 della pensione. In sostanza è una tipologia di prestito piuttosto sicura sia per il cliente sia per la banca.
Il caso della cessione del quinto
L’importo della rata non può mai superare il 20% della pensione, con rata calcolata al netto delle ritenute fiscali e previdenziali: il tutto per non compromettere la cifra della pensione minima stabilita per legge. Questi prestiti hanno una durata massima decennale e sono ottenibili in modo piuttosto semplificato, dopo aver fatto regolare richiesta all’INPS per la cedibilità della pensione
I prestiti per pensionati rientrano nella categoria dei prestiti personali: ovvero, finanziamento senza obbligo di destinazione tramite il quale si va a richiedere alla finanziaria una somma non vincolata poi all’acquisto di un bene preciso (come ad esempio accade per i prestiti vincolati all’acquisto di una vettura). Un sostegno economico da investire poi come meglio si crede.