Tra i processi più importanti all’interno di un’azienda c’è sicuramente quello della selezione del personale, noto con il termine recruiting. Riuscire a individuare i profili giusti per la propria organizzazione, in grado di rispondere perfettamente alle esigenze d’impresa può davvero fare la differenza sia a livello di produttività che per quel che concerne la crescita e lo sviluppo del proprio business.
Per questo, le Risorse Umane, il reparto responsabile di portare avanti questa attività, devono possedere le capacità e le competenze per condurre un recruiting efficace, così da evitare perdite di tempo e di denaro, essendo l’iter decisionale molto lungo e complesso.
Come fare recruiting aziendale
Il reparto HR, dopo aver recepito le esigenze dell’azienda per quanto riguarda l’assunzione di un nuovo dipendente che andrà a ricoprire una posizione vacante o di nuova creazione, dà inizio al processo di recruiting, seguendo un percorso fatto di fasi ben definite ed essenziali.
Dopo aver individuato e definito con esattezza ciò di cui ha bisogno l’organizzazione, si procede in via preliminare a un’analisi costi benefici relativa alla nuova assunzione, verificando la convenienza di inserire un nuovo professionista o ricercarlo tra i membri dei team già presenti in azienda.
Qualora valesse la prima ipotesi, le risorse umane si occupano di scrivere l’offerta di lavoro nella quale viene esplicitata la posizione vacante e le competenze e qualifiche richieste ai candidati, per poi essere pubblicata sulle piattaforme dedicate al mondo del lavoro. Parallelamente si può effettuare una analisi sullo stipendio medio offerto per analoghe posizioni lavorative così da determinare il salario da offrire.
Una volta giunte le candidature sotto forma di curriculum, viene eseguita una prima scrematura, selezionando i candidati più idonei, che verranno contatti telefonicamente o tramite mail per una proposta di colloquio in sede o da remoto.
Durante l’incontro con i candidati, l’intervista dovrà vertere sugli argomenti inerenti le attività da svolgere e sulle competenze specifiche dei candidati, indagando anche sulle caratteristiche caratteriale e sulla capacità, se necessario, di lavorare all’interno di un team.
Individuato il profilo più adatto, verrà inviata una proposta di assunzione contenente le condizioni contrattuali, e allo stesso tempo una lettera di feedback per coloro che non rientrano nella scelta.
Se il candidato accetta, diverrà a tutti gli effetti un nuovo dipendente, per poi essere sottoposto al successivo processo di inserimento (onboarding) nel quale potrà assimilare la filosofia aziendale, conoscere i futuri colleghi e tutte le informazioni importanti dell’organizzazione.
Come semplificare il recruiting
Come accennato in precedenza, il recruiting è un processo lungo e delicato e per quessto le Risorse Umane devono rivolgere massima attenzione a ogni minimo particolare per non compromettere un attività dispendiosa e che toglie molto tempo a un reparto che è già fortemente impegnato in innumerevoli mansioni aziendali.
Per questo, molte aziende si stanno dotando di software digitali, attraverso i quali fornire alle HR un valido supporto per condurre al meglio l’iter di selezione del personale.
Questi sistemi, infatti, grazie all’automazione e alla capacità di immagazzinare e incrociare una serie infinita di dati e informazioni, rendono il recruiting più snello ed efficiente aiutando le Risorse Umane a prendere la decisione migliore, potendolo personalizzare secondo le esigenze specifiche attraverso tool che consentono di creare offerte di lavoro in grado di attirare l’attenzione dei migliori talenti, monitorare in tempo reale il flusso di lavoro e automatizzare l’invio delle mail di risposta o di proposta.
In questo modo, l’intero processo risulterà essere più veloce e allo stesso tempo più affidabile, al riparo da dimenticanze o errori dettati dalla componente umana, lasciando maggiore tempo alle risorse umane che potranno quindi dedicarsi ad altre attività, senza il rischio di aver condotto la selezione del personale in modo approssimativo e quindi potenzialmente nocivo per l’intera organizzazione.
Grazie a questi software, infine, tutte le informazioni dei candidati rimangono nella disponibilità dell’azienda che, in questo modo, potrà verificare fin da subito la presenza o meno di profili desiderati per i futuri processi di recruiting, semplificando ulteriormente l’operatività delle HR.