Molti cuochi famosi contornano i loro piatti con fiori colorati, e naturalmente commetibili. I fiori commestibili sono un’ottima fonte di salute e di benessere a 360°. Il fiore edibile può, quindi, diventare un condimento gustoso, profumato, e molto visibile. Oltre a essere il protagonista di salutari tisane e infusi. I fiori edibili più comunemente usati in cucina sono calendula, lavanda, iris, margherita, malva,rosa, violetta, primula.Senza tralasciare il conosciutissimo fiore di zucca, il fiore del rosmarino, il fiore del limone o il fiore del mirto. Insomma, i fiori che possono arricchire i nostri piatti, che siano freddi o caldi, sono veramente numerosi e, spesso, non li conosciamo. La tendenza ad arricchire le pietanze con i fiori, dettata dai chef televisivi, ha entusiasmato anche la singola cuoca di casa, che tramite il fiore lascia un tocco austero al proprio piatto. La rosa, per esempio, è armonizzante, rilassante e ne esistono davvero moltissime varietà. Anche la violetta si usa molto in cucina, soprattutto in pasticceria grazie alla tecnica della brinatura. Un fiore, infatti, si può brinare seguendo un semplice procedimento: si inumidisce il petalo, lo si “infarina” nello zucchero e, infine, si ripone in freezer. I fiori, fino a non molto tempo fa, erano solo un abbellimento. Oggi, in parte grazie alla diffusione delle discipline olistiche (come lo yoga o la meditazione), si sta divulgando il concetto che il fiore possa essere anche mangiato. Esistono, poi, alcune varietà di fiori che sono velenose, come ad esempio l’oleandro. È, quindi, di cruciale importanza imparare a riconoscere i fiori osservandoli. Così come è importante allenare il gusto e abituarsi a consumarli con gradualità» continua Eleni Pisano. Un altro dubbio che assilla chi è incuriosito dai fiori commestibili, è dove poterli acquistare o comunque trovare per consumarli in tutta sicurezza. I fiori edibili si possono trovare in modi diversi. Con una bella scampagnata, si può trovare facilmente la calendula, che è un fiore molto forte. La calendula cresce vicino ai fiumi e nei prati. Il fiore, della calendula, è spontaneo e, dunque, dovrebbe essere “sicuro”. Ma i fiori edibili si possono trovare anche presso alcuni vivaisti, richiedendoli in modo specifico. Una volta colto o acquistato il fiore, si può consumare anche subito oppure lo si può essiccare.Per essiccare un fiore, lo si pone aperto su un foglio di carta non porosa (carta da forno) e lontano da luce diretta (che potrebbe intervenire nel processo di macerazione), ogni tanto si gira e si aspetta finché non sia ben secco. Soltanto a questo punto, si ripone il fiore in un contenitore di vetro o di latta, conservandolo anche molto a lungo» racconta Eleni. Tornando alla calendula, è interessante sapere che il fiore è fonte di: oli essenziali, flavonoidi (potenti antiossidanti, tra cui la quercetina), steroli, carotenoidi (antitumorali) e tannini. I fiori, in generale, contengono una grande quantità di oli essenziali che svolgono, quindi, un’azione riequilibrante a livello psico-fisico. Il fiore può aiutare a ritrovare il relax e può essere consumato anche dai bambini, soprattutto se si considera che è davvero improbabile superarne un limite massimo di assunzione Esistono diversi modi per usare i fiori in cucina. Il fiore fresco non va lavato sotto l’acqua corrente. Prima di tutto, perché si rovinerebbe e poi, perché il fiore ha una patina vellutata e in quel “velluto” sono contenute le sue principali proprietà (tra cui vitamine e proteine di origine vegetale). Quando il fiore viene essiccato correttamente, la sua parte liquida evapora a la parte solida resta all’interno del petalo. Io utilizzo i fiori sia freschi, sia secchi come veri e propri condimenti per i miei piatti. Principalmente punto su accostamenti e colore, usando spesso il fiore fresco “in purezza”. Sulle pietanze calde, per esempio sulle vellutate, utilizzo invece i fiori secchi.