Sembra che alcuni comitati pendolari di Roma lamentino la presenza sulla linea ferroviaria Pescara – Roma di troppi treni per l’Abruzzo. Attualmente i treni giornalieri diretti da Pescara a Roma sono 8 (Quattro di andata e quattro di ritorno).
Da Pescara dopo le ore 10:20 (Regionale TUA 23935) non ci sono più treni diretti per Roma escludendo tutta la fascia della prima parte della giornata, mentre da Roma il primo treno diretto che collega la Capitale a Pescara parte alle ore 14:20. Inoltre, andare in treno da Avezzano a Pescara è un’impresa: la mattina c’è soltanto un treno diretto da Avezzano per Pescara alle ore 06:30; dopo tale ora fino alle ore 13:49 bisogna cambiare a Sulmona. E, per ritornare la sera, come si fa, se l’ultimo treno diretto da Pescara per Avezzano parte alle ore 17:14? Ci sembra un grosso errore avere soppresso, nel 2016, con l’entrata in vigore dell’orario invernale di Trenitalia, il treno delle ore 18:46 da Pescara per Roma Termini. Grazie alle nostre continue segnalazioni alla Regione Abruzzo ed a Trenitalia Abruzzo dall’8 settembre 2019, l’ultimo treno da Pescara per Avezzano parte alle ore 18:21 (Nei giorni feriali) con autobus sostitutivo da Sulmona per Avezzano. L’assurdo è che, dopo le ore 17:14, ben quattro treni da Pescara si fermano tutti a Sulmona e nemmeno uno prosegue fino ad Avezzano. Ben vengano invece altri collegamenti sulla tratta Tivoli – Roma. Se il problema sono i collegamenti per Avezzano e per Pescara, Trenitalia, la Regione Abruzzo e la Regione Lazio potrebbero eliminare la fermata di Tivoli, dal momento che la tratta Tivoli – Marcellina – Palombara – Guidonia – Montecelio – Sant’Angelo – Bagni di Tivoli – Lunghezza – Roma è servizio metropolitano. Negli anni 90 i treni Intercity “Gianicolo” e “Amiternus”, per raggiungere Roma da Pescara, impiegavano circa 3 ore ed effettuavano tre fermate intermedie (Chieti – Sulmona – Avezzano). Dunque, urgono i lavori di ammodernamento dell’intera tratta ferroviaria Pescara – Roma. Non dimentichiamo che nel 2016 l’ex Giunta Regionale D’Alfonso stanzió 1 miliardo e 556 milioni di euro per quanto riguarda l’adeguamento della linea ferroviaria in questione. Detti fondi che fine hanno fatto? Purtroppo, temiamo che non sarà potenziata la tratta ferroviaria dal momento che i fondi del PNRR sono stati dirottati ad altre tratte ferroviarie ed i fondi Cipess, 720 milioni di euro, non sono sufficienti per adeguare tutta la linea. Il finanziamento infatti servirà per il raddoppio dei primi due lotti della ferrovia: Interporto d’Abruzzo – Manoppello – Scafa. I costi stimati dell’ intera opera si aggirano sui 6 miliardi e mezzo di euro.
Avv. Aurelio Cambise
Ing. Giovanni Ceglie
Sig. Giovanni Domenico Mancini