Il celanese Tirabassi senza rivali alla Gran Fondo Alte Cime d’Abruzzo

Ieri in quel di Castel del monte Grande si è svolta la decima edizione della Gran Fondo Alte Cime d’Abruzzo, in un paesaggio mozzafiato tra borghi e montagne che la corsa ha attraversato. La mediofondo di 75 km e la granfondo di 124 hanno ripagato in pieno la fatica fatta dai 350 atleti che hanno potuto godere di un panorama unico tra il verde e le montagne del Gran Sasso, luoghi pieni di fascino e di natura che hanno fatto da sfondo a Castel del Monte, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia.
La gara prendeva il via alle ore 9:00 e, subito dopo i primi km, prendevano il largo vantaggio due atleti, tra cui il corridore di casa Giulio Marinacci.
Al 30 km, in località Caporciano, Bominaco iniziano i primi veri attacchi di giornata. Dal gruppo prendono l’iniziativa Di Chionno e Borgese, seguito dal marsicano Tirabassi e Giacomo Canale, che allungano notevolmente e recuperano uno dei battistrada.
La strada continua a salire e, appena passato il paese di Bominaco, inizia il forcing di Tirabassi che riesce a distanziare il restante del gruppo e si porta all’inseguimento di Marinacci.
Sul valico a quota 980 mt di Bominaco, Tirabassi riprende Marinacci e i due procedono di comune accordo verso Ripa di Fagnano e San Nicandro, dove il marsicano opta per il percorso lungo mentre Marinacci prende la deviazione per il percorso corto.
Si procede in località S.Demetrio nei Vestini, con il battistrada Tirabassi che viaggia a gran ritmo verso Paganica e guadagna un minuto di vantaggio sugli immediati inseguitori ovvero un gruppetto forte di 15 unità.
Si sale verso Filetto (ascesa di 10 km) e l’atleta marsicano riesce a guadagnare al gpm altri 50 secondi; lungo la discesa verso Paganica gli inseguitori riescono a recuperare terreno sul battistrada portando il distacco a un minuto e venti secondi.
Si svolta a destra e si procede verso Camarda, dove inizia la parte più dura del percorso con la salita verso Campo Imperatore ed e’ sempre Tirabassi che procede con un ritmo irrecuperabile per gli avversari. A Fonte Cerreto, a quota 1150 mt, il vantaggio aumenta ancora e il battistrada si porta a due minuti e venti dagli immediati dal gruppo degli inseguitori ormai rimasto forte di sei unità.
Al km 87, ai meno 5 dal valico, inizia a piovigginare e le temperature si fanno sempre più rigide. Dietro, nel gruppo degli inseguitori rimangono i soli Stefano Borgese e Valentino Di Chionno, entrambi della ASD Centro Fai da Te Cycling Team.
Al valico Fossa di Paganica, quota 1800 mt, Tirabassi è il primo a transitare e continua nella sua azione ancora molto efficace.
Si procede lungo la piana che porta al bivio di Rigopiano e ai -10 km dall’arrivo inizia l’ultima ascesa verso valico Capo la Serra, quota 1580 mt, gli inseguitori riescono a recuperare terreno e si portano a un minuto e venti dal battistrada che nel frattempo si accorge del recupero degli avversari, ma ormai il vantaggio è cospicuo e al valico il ritardo degli inseguitori e di un primo e mezzo dal battistrada che nel frattempo si presta ad affrontare la discesa che porta a Castel del Monte, dove un grande pubblico ha accolto l’arrivo solitario di Tirabassi (Team NaturAbruzzo Bike Pro), protagonista assoluto della gara compiendo un azione iniziata al 30 km di gara.

Dopo l’ennesimo successo stagionale, Tirabassi è anche al centro del ciclomercato per la prossima stagione. L’atleta celanese, con ogni probabilità, cambierà squadra nella prossima stagione. Già molte squadre importanti si sono portate sul corridore marsicano, vincitore del Giro d’Italia UISP 2016.

Redazione - Il Faro 24

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