Il futuro delle edicole: sfide e possibilità dell’era digitale

La transizione al digitale ha rappresentato, come è noto, una rivoluzione per moltissimi settori e business. L’editoria non fa eccezione: sempre più spesso si sente parlare di crisi dei giornali e delle edicole, un problema che va di pari passo con i dati sulla lettura in Italia, agli ultimi gradini nelle classifiche europee. In effetti, è un dato di fatto non trascurabile che negli ultimi anni si è assistito a un calo delle vendite dei giornali e alla chiusura di edicole in molte regioni. Ma come spesso accade, una crisi può trasformarsi anche in un’opportunità di cambiamento per avventurarsi in aree inesplorate e individuare nuove possibilità di business, soprattutto in un settore, quello dell’informazione, dove le modalità di trasmissione delle informazioni hanno il dovere di adeguarsi ai tempi il più rapidamente possibile. In questo articolo si chiarisce la situazione delle edicole tradizionali in Italia e si presentano scenari e prospettive per il futuro.

Le chiusure delle edicole: i dati

Negli ultimi anni, le edicole tradizionali intese come chioschi deputati alla vendita di giornali e periodici hanno attraversato un momento complicato. Il fenomeno della chiusura delle edicole appare lento, ma inesorabilmente costante. I dati ci dicono che solo 15 anni fa in Italia c’erano circa 40.000 edicole “pure”, ovvero edicole che vendevano esclusivamente o prevalentemente giornali o riviste. Secondo i dati aggiornati al 2022, invece, in Italia ci sono circa 11.900 edicole (fonte: Glicine Associazione). Roma è la città con il maggior numero di edicole, ma anche quella che negli ultimi anni ne ha viste chiudere di più. I tentativi in atto per intervenire sul fenomeno delle chiusure sono diversi. Innanzitutto, si assiste a una sempre maggiore diversificazione dei prodotti in vendita nei chioschi. Oggi in edicola non si trovano di certo solo giornali: libri, cibi confezionati, biglietti dei mezzi pubblici sono tutti prodotti che si possono acquistare in edicola, senza contare uno dei servizi più gettonati offerti dalle edicole, ossia la spedizione e il ritiro pacchi.

Inoltre, occorre ricordare che quando si parla di edicole non ci si riferisce soltanto ai tradizionali chioschi. Sono ormai diversi anni che la vendita di giornali e riviste si è allargata a vari esercizi commerciali, a partire dai supermercati. Degli oltre 25.000 punti vendita di giornali e periodici, solo la metà sono edicole pure, per il resto si tratta di bar, tabaccherie, cartolerie. Insomma, l’unione di diversi servizi in un unico punto appare ormai imprescindibile per la sopravvivenza delle edicole, che per andare avanti sono chiamate a riconvertirsi in luoghi nuovi aperti a diverse possibilità.

Risolvere la crisi

Negli ultimi anni, è stato effettuato qualche tentativo per contrastare la crisi delle edicole. Un primo segnale c’è stato con il bonus edicole, una misura di sostegno che si è tradotta in un contributo una tantum fino a 2.000 euro. Sicuramente, però, occorre un intervento strutturale per quanto concerne il funzionamento stesso delle edicole: aumenti degli agi sui costi dei giornali, finanziamenti agevolati, contributi a fondo perduto, scontistiche riservate sui prodotti venduti insieme ai giornali. Contestualmente, appare ormai inevitabile una riconversione del settore in risposta ai cambiamenti che stiamo vivendo durante la transizione digitale. In quest’ottica, le edicole digitali rappresentano una grande opportunità per l’intero settore dell’editoria.

La nuova frontiera delle edicole digitali

A volte si tende a porre in contrapposizione la lettura e la diffusione delle informazioni su carta con le stesse attività svolte su piattaforme digitali. Dal punto di vista della trasmissione delle informazioni, invece, il digitale offre grandi opportunità che potenzialmente possono risollevare le sorti dell’editoria. In particolare, la possibilità di accedere a vere e proprie edicole in modalità shop online può velocizzare notevolmente il processo di reperimento delle informazioni e, di conseguenza, incentivare gli utenti a sottoscrivere abbonamenti che non farebbero con i giornali cartacei tradizionali. Non è da trascurare, infatti, la questione dell’ingombro, che talvolta scoraggia l’acquisto di giornali e riviste tradizionali. La gran parte degli editori offre ormai una versione online del proprio palinsesto, e tutto lascia pensare che il futuro delle edicole sia proprio nella realtà digitale. Inoltre, è ragionevole credere che anche nel digitale si assisterà a una graduale diversificazione dell’offerta: con ogni probabilità le edicole digitali saranno luoghi in cui trovare eBook, audiolibri e tutta una serie di servizi di diffusione dell’informazione che usano il mezzo digitale per offrire agli utenti un accesso alle informazioni rapido, pratico e comodo.

Redazione - Il Faro 24

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