IL PD NON È UN PARTITO DI SINISTRA

Uno dei più grandi dilemmi della politica dei nostri tempi è racchiuso nella domanda “Il PD è un partito di Centro-Centro Sinistra o di Sinistra.”

Bene, per me non è un partito di sinistra, ma con le sue scelte e la sua politica si pone perfettamente sul Centro Destra. 

Cercherò di spiegare, almeno secondo le mie valutazioni, perché il PD per me è un partito di centro destra, valutazioni e motivazioni per le quali ho scelto alla fine di non rinnovare la tessera e aderire alla nuova proposta di vera sinistra, cioè SINISTRA ITALIANA. 

La descrizione migliore secondo me, il PD è un partito di centro che fa politiche e proposte come un partito di destra. Ha colpito le pensioni, ha messo le mani, peggiorandoli, su ogni altro settore dello stato sociale, ha preferito contrastare la crisi finanziaria tutelando i capitali a discapito dei più poveri, i quali il capitalismo cancella dalla vita sociale del proprio paese. 

Ha abbattuto l’articolo 18, togliendo al lavoro ed ai lavoratori tante garanzie sociali, conquistate non per caso dalla sinistra italiana negli anni passati. Ha costretto i giovani che si affacciano al lavoro, ad accettare posti di lavoro sottopagati con contratti a termine senza garanzie di rinnovo, favorendo le industrie, gli imprenditori e soprattutto ha semplificato i licenziamenti. 

Un partito che sta solo al fianco degli imprenditori non è altro che un partito di destra, tale e quale alle politiche di Berlusconi, se andate a fondo nell’analisi scoprirete che tra Berlusconi e PD non vi è alcuna differenza. Anzi, nell’ultimo governo il PD per sopravvivere non ha fatto altro che agglomerare nelle proprie fila ex berlusconiani finiani ecc…, vedi Verdini e Alfano. 

Sin dalla nascita, fusione DS con la Margherita, il sospetto che il neonato PD potesse perdere la rotta della sinistra, già si manifestava, ora ne abbiamo la certezza. Gli ultimi cocchieri del carrozzone non sanno proprio dove andare. Il progetto iniziale è andato in fumo, quello di raggruppare Le anime di sinistra e creare un partito plurale che tutelasse ogni angolo sociale della nostra Italia. In questi anni i vari dirigenti, non hanno fatto altro che cercare di rinnegare il passato, soprattutto il glorioso PCI, a colpi di dichiarazioni e leggi contrari al sentimento di sinistra. Hanno permesso a chiunque di fare la tessera, di qualsiasi pensiero politico, pari pari il primo comandamento berlusconiano o come il classico fare Democristiano,  “ non importa chi,  non importa da dove, l’importante è che faccia la tessera”.

Hanno spacciato per leggi di sinistra ogni loro iniziativa, realmente con leggi molto ma molto moderate, danneggiando la vera sinistra. Anzi a dire il vero il PD ha cercato di disintegrare la sinistra più radicale per creare un partito unico di sinistra, ma fortunatamente non ci sono riusciti, fortunatamente stiamo rinascendo.

L’elettore PD si sta rendendo conto di tutto questo e tanti come me, hanno riabbracciato partiti con una identità di vera sinistra, perché il PD non ha nessuna cultura ne identità di sinistra. Non è Marxista ne Gramsciano, ne tantomeno socialista, ma ha solo una accozzaglia di menti che lo collocano perfettamente sul centro destra. 

Si è di sinistra se si crede nelle uguaglianze sociali, se si mette il lavoro ed il diritto delle persone davanti a tutto, in ogni passaggio sociale della propria crescita, dalla scuola al lavoro fino alla pensione, e avere come credo che lo Stato deve garantire al popolo tutti i diritti e dare pari opportunità a chiunque, cercando di abbattere le disuguaglianze. Si è di sinistra se si crede in tutte queste cose. Il PD non lo è. 

Le motivazioni di cui sopra, è stata la spinta che ha portato un gruppo di nostalgici a creare a Celano, il movimento 30 APRILE 1950, che ha visto già numerose adesioni e che raggruppa tutte le correnti veramente di sinistra, con l’intento di rilanciare e riscoprire nella nostra Città la vera anima di sinistra. 
TULLIO VICARETTI-SINISTRA ITALIANA

Redazione - Il Faro 24

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