Due esercizi pubblici sono state temporaneamente sospesi dal Questore Luigi Liguori, quale Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza.
I provvedimenti di cui all’ art. 100 del Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza sono stati adottati al termine dell’attività svolta dalle Forze di Polizia (Polizia di Stato e Carabinieri) su due bar situati in provincia, ovvero nel Comune di Montesilvano e nel Comune di San Valentino in Abruzzo Citeriore.
La Squadra Amministrativa della Questura ha avviato l’iter amministrativo che ha portato ai provvedimenti di sospensione delle attività notificati nelle ultime ore ai titolari degli esercizi.
Nello specifico, il primo bar posizionato in una zona centrale del paese è stato sospeso dalle attività per 7 giorni perché sarebbe risultato luogo frequentato da numerosi giovani, prevalentemente minori degli anni 18 ed interessato dal fenomeno di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti al suo interno. Due le operazioni dei carabinieri che anche attraverso il prezioso contributo delle unità cinofile hanno portato al rinvenimento ed il sequestro di dosi di cocaina e hashish.
L’altro bar è stato sospeso dalle attività per 8 giorni poiché a seguito di numerosi controlli svolti sia da personale dell’UPGSP che dai Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Montesilvano è emerso che l’esercizio risultava essere un punto d’incontro di persone pericolose, teatro di frequenti liti anche violente tra avventori, di persone ubriache e moleste, nonché interessato da fenomeni di spaccio di sostanze stupefacenti, ultimo l’arresto di un uomo trovato in possesso di diverse dosi di hascisc nonché di un coltello a scatto.
L’adozione dei provvedimenti si sono resi necessari al fine contrastare fenomeni delinquenziali presso i pubblici esercizi e il consolidamento di situazioni che minano la tutela degli interessi pubblici primari quali la sicurezza e l’ordine pubblico.
L’articolo 100 Tulps attribuisce al Questore la facoltà di sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata.