Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini è critico nei confronti di chi ha messo in dubbio i suoi viaggi: “In un momento in cui soffia forte il vento dell’antipolitica c’è una retorica che afferma che se il sindaco va a Roma con l’auto di servizio e partecipa a un’iniziativa referendaria compie sicuramente un inammissibile abuso.
Con sconsolato stupore osservo la tendenza a credere che la realtà sia solo questa e non contempli invece il fatto che quando vado a Roma io possa cercare di fare più cose contemporaneamente, che di certo non sono lo shopping in via Condotti o assistere al tennis al Foro Italico, ma hanno a che fare con la città e con il mio mandato di sindaco e che alle volte è opportuno che restino anche riservate. Esattamente com’è accaduto ad esempio per il porto, l’aeroporto, per le questioni aperte dal federalismo demaniale, o lo Stadio, o, non ultimo per il piano di riequilibrio dei conti cittadini e com’è capitato oggi e ricapiterà, immagino, in futuro perché tante sono le questioni da risolvere”.
Alessandrini poi lancia una frecciatina: “Mi chiedo cosa abbiano portato a Pescara e all’Abruzzo, invece, i tanti viaggi in autobus e mezzi pubblici che ha compiuto chi oggi polemizza su questa ultima trasferta romana durante gli anni del suo impegno politico e istituzionale”.
Il sindaco si recherà a Napoli per sostenere il SI al Referendum Costituzionale: “In attesa di saperlo, segnalo per la cronaca che domani pomeriggio, sempre al fine di sostenere le ragioni del sì al referendum, parteciperò, insieme ad altri sindaci di città del Sud (quello di Bari, Reggio Calabria e quello di Caserta, fra gli altri), ad una grande iniziativa a Napoli. Vado appositamente per essa e ci vado con la mia macchina personale. Se qualcuno è interessato, parto alle 12 da Pescara dopo aver esaurito i concentrati impegni della mattina a Palazzo di Città e rientro 12 ore dopo circa, pronto per affrontare gli appuntamenti di venerdì”.