“Se la Città di Penne non dovesse entrare nel cratere sismico, significherebbe decretarne la morte clinica”. Queste le parole del sindaco di Penne, Mario Semproni, il quale è molto negativo qualora il suo comune non dovesse esere inserito nel nuovo quadro contenente i comuni del cratere sismico. L’appello del primo cittadino è rivolto a Governo centrale e Regione.
“La correlazione tra maltempo e sisma del 18 gennaio è stata devastante per Penne, ha provocato danni e crolli ovunque nel centro storico e 30 persone sono state evacuate dalle loro abitazioni, abbiamo stalle e capannoni commerciali inagibili, strade franate, smottamenti pericolosi che stanno interessando diverse aree del territorio comunale come Collalto e Mallo, ma soprattutto abbiamo due immobili scolastici sgomberati. Lo ripeto: siamo in ginocchio”. Semproni aggiunge che “il tessuto produttivo vestino si è sgretolato a causa del combinato disposto crisi economica e maltempo, a cui dobbiamo aggiungere la riorganizzazione aziendale della Brioni Roman Style che ci tiene tutti col fiato sospeso”.
Fonte Ansa