Il Sindaco Santilli risponde all’AD del CAM Venturini: “ho chiesto soluzioni per la salvaguardia della salute dei cittadini e non sterili polemiche”

L’amministratore delegato del CAM, si ben guarda dal dare risposte solerti alle problematiche oggettive sollevate, deviando l’attenzione su altri temi e andando ad abbassarsi addirittura su sterili polemiche ed illusioni personali. “Mi sarei aspettato da un top manager con un invidiabile curriculum, delle risposte immediate, anzitutto ai cittadini marsicani che pagano la depurazione delle acque, su dati inconfutabili, allarmanti ed inopinabili, prodotti da un agenzia di controllo quale ARTA, e che avrebbero dovuto destare già da tanto tempo riflessioni e provvedimenti importanti in merito, perché i dati fuori norma sulla depurazione delle acque nella Marsica da parte del CAM, non sono solo di oggi, ma anche di ieri e di domani stesso”, spiega il sindaco Settimio Santilli, “mi sarei atteso, consci di un problema serio, attuale e reale, la convocazione di un urgente tavolo tecnico con i sindaci per trovare insieme soluzioni collaborative immediate per i depuratori, ognuno per il suo territorio. E ci mancherebbe che un sindaco, che non ha alcun disegno per conto terzi, non accogliesse con favore l’adeguamento di un impianto di depurazione del suo territorio, dettato dall’ATO 2, ma lo stesso sindaco ha il dovere di chiedere come il CAM, nel frattempo che i lavori abbiano inizio e fine, intenda risolvere istantaneamente queste importanti problematiche ambientali, che rappresentano oltre che una minaccia igienico sanitaria, un problema per l’economia agricola locale, in quanto lo scarico dei depuratori sia di Aielli, che di Celano ed Avezzano vanno a confluire sui canali di irrigazione del Fucino”.

Il primo cittadino di Celano ricorda che  nel passato, da assessore “silente” per riportare le definizione datagli dai vertici del CAM nel loro comunicato,  si erano illusi, delle tante promesse e convenzioni puntualmente disattese dal CAM nei confronti sia dell’ex sindaco Piccone che dello stesso commissario prefettizio Passerotti, compreso il piano di rientro del debito di 2 milioni di euro.

“Finito l’illusionismo, ora il sindaco di Celano, che non è un urlatore, ma un mero difensore dei diritti dei suoi concittadini, perché ne ascolta anche le giuste rivendicazioni, si sente in dovere di sollevare le problematiche connesse al CAM, oltre per la depurazione e il debito, anche per quelle quotidiane su cui ci si aspetterebbe una più proficua, repentina e solidale collaborazione. Inviterei pertanto, l’AD Venturini che evidentemente si sente piccato e colpito di lesa maestà, a non lasciarsi andare su commenti poco eleganti sulle persone e frutto di sue fantasie, che non risolvono di certo i problemi, perché l’amministrazione di Celano non si è mai permessa di esprimere giudizio sulle qualità professionali delle persone, facendone i nomi, ma ad occuparsi meramente dei servizi che il CAM deve ai suoi utenti, perché li pagano, li pretendono ed esigono giustamente e non vogliono essere presi in giro, o peggio beffati. “ Il sindaco di Celano”, Conclude Santilli, “ invece continuerà nelle sue battaglie verso il CAM e non verso le persone o i dipendenti che lo formano, nelle sedi opportune e secondo una propria linea, appoggiato o meno da altri sindaci, che seguono ognuno la propria, che non può essere giudicata da un collega, ma semplicemente rispettata”.

Insomma tra il Comune di Celano ed il CAM ormai la distanza sembra essere insanabile, il Sindaco Santilli va avanti per la sua strada, manifestando apertamente la volontà di cercare altre strade per far gestire la rete idrica e fognante della Città che amministra. Appena qualche giorno fa il primo cittadino castellano aveva chiaramente detto che da settembre, con l’aiuto di esperti giuridici, cercherà la strada per lasciare definitivamente il Consorzio Acquedottistico, ritenuto da Santilli incapace di poter svolgere il ruolo per cui è stato costituito.

 

Redazione - Il Faro 24

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