Riceviamo e pubblichiamo un comunicato giuntoci in Redazione, inerente alcuni episodi che si sono succeduti, dopo che il Vescovo di Avezzano, d’accordo con il Comune, ha aperto le porte dell’ospitalità ad una cinquantina di immigrati che, in compenso, faranno gratuitamente lavori di manutenzione del verde e servizi ausiliari per il traffico.
“In periodi di crisi si fa fatica ad accollarsi altri pesi che non sembrano appartenerci.
Eppure siamo di fronte a fenomeni di migrazione imponenti e dovremmo essere in grado, noi che siamo in una parte del mondo sviluppata e in pace, di saper accogliere persone che fuggono da guerre, fame e povertà, anche senza distinguere tra rifugiati e migranti.
Ma siamo investiti dalle nostre povertà materiali e culturali che spesso ci impediscono di vedere persone, dietro le quali ci sono disperazione e tragedie.
Noi siamo cittadini del mondo e siamo colpiti nel profondo dalle ingiustizie e dalle tragedie che si abbattono su Parigi, Bruxelles, Orlando, Libia, Turchia, Siria: non possiamo piegarci, né abituarci a ingiustizie e terrore.
Alziamo la testa a difesa di valori universali della persona, di qualsiasi nazionalità, di qualsiasi colore, di qualsiasi genere perché la vita è una sola e la dobbiamo difendere nella sua dignità, ovunque.
Anche ad Avezzano.
Ben vengano iniziative come quelle assunte dal Comune e dalla Diocesi dei Marsi, in cui una cinquantina di migranti si occuperanno volontariamente e gratuitamente di manutenzione, verde pubblico e servizi ausiliari del traffico.
Ciò contribuirà a rendere più vivibile la nostra città, a dare dignità a persone in cerca di accoglienza e a dare un senso a una vita disperata e spesso tragica.
E ci farà migliori, nelle nostre diversità, nei nostri affanni, nelle nostre vite quotidiane.”