IN “MANOVRINA” ARRIVA TASSA AIRBNB? BETTANIN, PROPERTY MANAGERS ITALIA: “BENE IL GOVERNO MA MEGLIO SCAGLIONI”

Per l’Associazione di categoria degli imprenditori del turismo che operano nello short term rental (affitti brevi) Property Managers Italia non si tratta di imporre nuove tasse ma di semplificare le modalità di prelievo di un’imposta che è già prevista dalla legge. Il Presidente dell’Associazione Bettanin avverte: serve una rimodulazione e le nuove entrate vengano utilizzate anche a sostegno del settore.

“La lotta all’evasione fiscale e la necessità che chi opera nel settore degli affitti brevi, gestendo appartamenti e CAV, lo faccia in maniera professionale e nel pieno rispetto delle normative esistenti sono due dei cavalli di battaglia della nostra Associazione nazionale, e per questo accogliamo con favore le misure che il Governo avrebbe inserito nella manovrina e che sembrano ricalcare in parte la nostra proposta di riforma fiscale”, fa sapere Stefano Bettanin commentando le notizie stampa relative alla cosiddetta tassa Airbnb che dovrebbe interessare non solo il famoso portale di San Francisco ma anche altri player del settore quali Airbnb, HomeAway, Booking.com ecc nonché gli intermediari immobiliari e i gestori di strutture ricettive, i cosiddetti property managers.

“Da tempo ci siamo schierati per la necessità di applicare il sostituto d’imposta con prelievo fiscale alla fonte a tutti gli operatori del Vacation rental (portali on line, intermediari immobiliari e società di gestione ovvero property managers come noi).

Non si tratta di imporre nuove tasse ma di semplificare le modalità di prelievo di un’imposta che è già prevista dalla legge rendendo più snelli gli adempimenti per i cittadini, perché con questa modalità c’è qualcun altro che al posto loro versa allo Stato quanto dovuto”.

“In attesa di leggere il testo ci auguriamo che sia stata recepita la nostra richiesta che contempla l’ipotesi di un’aliquota minima del 10% dedicata a determinate categorie da incentivare e non deprimere (ad esempio a titolo esemplificativo persone con un reddito sotto una certa soglia, o di età inferiore a 40 anni, oppure per strutture ubicate in Borghi storici, cammini storici o dimore d’epoca) anche nell’ottica di favorire e diffondere tra i giovani la nuova professione dell’imprenditore extra-alberghiero.

Siamo pronti a fare la nostra parte e a contribuire affinché si regolamenti questo mercato trattenendo alla fonte come sostituto d’imposta per poi versarla allo Stato l’aliquota che il Governo deciderà di applicare. 

“Se verrà confermato il contenuto del Decreto auspichiamo fortemente che non venga stravolto nell’iter parlamentare in questa sua impostazione che a nostro parere va nella giusta direzione perché stabilisce regole certe e valide per tutti per una concorrenza sana e leale trai diversi operatori esistenti nonché una semplificazione per i cittadini.

Ci stiamo attivamente muovendo per portare questa discussione all’attenzione della Comunità Europea, anche perché una regolamentazione del settore in tal senso consentirebbe all’Italia di diventare, anche agli occhi della stessa Ue, un esempio virtuoso per far percepire a tutti il valore strategico del settore dell’ospitalità alternativa all’interno del comparto Turismo, in cui l’Italia ha i numeri e le caratteristiche per brillare ed essere il golden state d’Europa”.

“Auspichiamo inoltre” conclude Stefano Bettanin “che le maggiori entrate derivate dalla riforma fiscale del settore vengano utilizzate anche per sostenere il mercato del Turismo in generale e del Vacation Rental in particolare, che in Europa rappresenta uno dei cinque pilastri dell’economia”.
 

Redazione - Il Faro 24

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