Un test importante per la Tua quello che si è concluso alle 4.00 di questa mattina nella stazione di Rete Ferroviaria Italiana di San Vito-Lanciano.
Un test altrettanto importante per Rete Ferroviaria Italiana (RFI), ma anche per tutta la macchina dei soccorsi che ha avuto l’opportunità di scandagliare, in dettaglio, uno scenario incidentale ferroviario piuttosto complesso.
LA MACCHINA ISTITUZIONALE COINVOLTA
La stazione di San Vito-Lanciano di RFI diventa il centro nevralgico della simulazione. Oltre 100 persone coinvolte. Dalla Prefettura di Chieti, al Gruppo FSI. Ci sono i vigili del Fuoco del comando provinciale di Chieti, il servizio di emergenza sanitaria del 118 di Chieti, il compartimento di Polizia Ferroviaria per le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo, il comune di San Vito Chietino, il NUE-112 regione Abruzzo, la Protezione Civile abruzzese e le forze dell’ordine.
La Tua, con il proprio materiale rotabile e il personale operativo e gestionale, è l’impresa ferroviaria oggetto dell’esercitazione.
LA NORMATIVA PER L’EMERGENZA
La simulazione è stata inserita sia nel Piano Annuale delle attività esercitative del Gruppo FSI, relativamente agli obblighi derivanti dalla normativa per gallerie di lunghezza superiore a 5000 metri, sia nel Sistema di Gestione di Sicurezza dell’impresa ferroviaria Tua nell’ambito della gestione delle emergenze.
“I provvedimenti per le emergenze devono essere regolarmente testati in collaborazione con le altre parti interessate e aggiornati secondo necessità” ha spiegato Enrico Dolfi, direttore della divisione ferroviaria della Tua.
LO SCENARIO INCIDENTALE SIMULATO
Sul treno regionale TUA 23939, un nuovissimo ETR 104 Alstom intitolato a Gabriele D’Annunzio, si determina un’avaria tecnica a causa del malfunzionamento di un carrello frenante della prima vettura e si registra un principio di incendio.
Il treno si ferma a circa 300 metri dall’imbocco della galleria San Giovanni (CH) – imbocco Nord, senza superare il picchetto limite delle manovre della stazione RFI di San Vito-Lanciano e lancia la chiamata di emergenza.
All’interno del treno sono presenti il macchinista, il capotreno e una trentina di passeggeri. Il macchinista rimane intossicato. C’è da gestire una situazione complessa nel cuore di una galleria nel quale, tra l’altro, i passeggeri devono essere coordinati, tranquillizzati, guidati. Sono fasi molto delicate. Il capotreno della Tua attiva l’emergenza, il DCO di RFI mette in moto la macchina dei soccorsi. Dunque, l’intervento in galleria da parte dei vigili del Fuoco con un mezzo bimodale del comando provinciale di Chieti e del personale del 118. Tre ore circa nelle quali si concentrano tantissimi aspetti di sicurezza. E non solo.
IL TEST DELLA TUA
“Questo scenario simulato – ha spiegato Enrico Dolfi, direttore della divisione ferroviaria della Tua – ci permette di testare in campo una serie di procedure fondamentali nelle nostre attività di sicurezza. Infatti – ha continuato Dolfi – queste sono occasioni che raccogliamo sempre con molto entusiasmo professionale perché sappiamo che rappresentano una fonte preziosa per migliorare il sistema complessivo delle emergenze. Da questo test abbiamo avuto l’occasione per verificare il nostro flusso comunicativo in caso di emergenza, di testare le nostre procedure di attivazione dell’emergenza, quindi simulando l’avviso di accadimento anche con ANSFISA e con la DIGIFEMA, testare i tempi di intervento, ma anche il grado di formazione del nostro personale, i flussi di comunicazione e la procedura operativa condivisa tra le sale operative da attivare in caso di emergenza, oltre che verificare la capacità di coordinamento dei vari attori ferroviari con i soggetti esterni che intervengono nell’emergenza. Voglio ringraziare pubblicamente tutti, in particolar modo Rete Ferroviaria Italiana per l’organizzazione e la disponibilità, il Prefetto di Chieti Mario Della Cioppa, il comandante dei vigili del Fuoco di Chieti e il direttore della Protezione Civile Abruzzo Mauro Casinghini” ha concluso Enrico Dolfi.
I RITORNI DI ESPERIENZA E LA PRESTAZIONE UMANA
La Tua, attraverso le strutture del Sistema di Gestione della Sicurezza e di Formazione e Regolamenti, ha registrato ogni fase della simulazione con una telecamera, tutti i minimi dettagli dello scenario incidentale simulato. “Abbiamo registrato tutto per utilizzare il materiale in aula come ritorno di esperienza per il nostro personale – spiegano i responsabili tecnici dell’impresa ferroviaria Tua presenti alla simulazione – e per migliorare ogni aspetto. Sfrutteremo questa simulazione – hanno spiegato – anche a sostegno della prestazione umana e al fine di gestire i fattori umani e organizzativi nell’ambito del nostro sistema di gestione della sicurezza“.
IL RUOLO DELLA TUA
“Siamo molto soddisfatti come consiglio di amministrazione della Tua del ruolo che assume la nostra società per la collettività – ha spiegato Gabriele De Angelis – perché il nostro metterci a disposizione della macchina dei soccorsi è di fondamentale importanza. Situazioni come questa – ha continuato il presidente della Tua – sono di vitale importanza perché ci danno una serie di indicazioni su come andare ad agire ancora più efficacemente sugli aspetti formativi del nostro personale e su come migliorare continuamente anche le minime sbavature organizzative in scenari caratterizzati dal contemporaneo intervento di tanti attori in campo“.