Intervista a Francesco Di Stefano, presidente della Asd Aielli 2015

Il calcio è lo sport più bello del mondo. Non ci stancheremo mai, almeno noi appassionati, di ripetere questa frase. Anche nelle piccole realtà del pianeta calcio, infatti, è possibile ritrovarsi testimoni o portavoce di storie che possono lasciare di stucco chiunque, malgrado l’età, abbia ancora il coraggio di sognare. In questo panorama emotivo si colloca la storia dell’ASD Aielli 2015 che, dopo circa un decennio sabbatico, torna a bagnare la sua penna sull’inchiostro del calcio nostrano. Ad emozionarci ed emozionarsi con noi, tra passato presente e futuro, in esclusiva ai microfoni di MarsicaSportiva.it, Francesco Di Stefano, presidente della rinata compagine marsicana.

Presidente, che cosa significa per te, dopo un’assenza di circa 10 anni, aver contribuito a riportare il calcio ad Aielli?

Buonasera, non è solo mio merito, quindi posso dirvi che sono orgoglioso di far parte di questo gruppo a dir poco stupendo. Anche in passato, con un po’ di amici, riportammo, con la Polisportiva Aielli, il calcio nel paese. Sicuramente le emozioni vissute, le conoscenze fatte, le gioie, i colori, i pianti sono le cause che hanno spinto me e qualcun’ altro a restituire, dopo la lunga astinenza, lo sport al paese. Ed eccoci qua: a lavorare per il sociale e per lo spirito sportivo , non solo per il calcio.

Dopo la prima annata, caratterizzata da un rendimento non proprio impeccabile, avete deciso quest’anno, grazie a qualche rientro in patria e a qualche acquisto mirato, di dire la vostra in questo torneo: si inizia a fare sul serio?

Si hai ragione, anche se credo che, alla fine, essendo la prima stagione tutti insieme è andata meglio del previsto. Siamo arrivati alla fine della stagione in crescendo e questo non poteva essere interpretato se non con una chiave di lettura positiva. In questa stagione, poi, la nascita della FCD Cerchio, che di fatto ci ha privato di alcuni elementi cerchiesi venuti a dare una mano, unito a impegni personali di qualche ragazzo che ha dovuto allontanarsi dal progetto, ha fatto sì che il nostro organico si dimezzasse. Grazie, come dicevi tu, a qualche ritorno e a qualche amico siamo riusciti, comunque a fare un bel gruppetto. Torno a dire che non abbiamo nessun obbiettivo anche se, sicuramente, per rispetto degli avversari, non facciamo regali o sconti a nessuno. Quello che predico sempre è il rispetto per l’avversario collegato al divertimento: se riescono a divertirsi sicuramente faranno risultato.

Io so bene che tu hai fatto parte della storica truppa che, sotto il nome di Valle del Giovenco, portò i colori aiellesi, e non solo, a livelli storici. Sfogliando con noi l’album di ricordi quali emozioni ti riporta la parola Bentegodi?

Tante sono state le emozioni prima del Bentrgodi. Iniziamo da Chieti passando per Osio, per poi arrivare ai play off in quel di Catanzaro o di Gela. Ma del Bentegodi ricordo che la sera prima ero sugli spalti a vedere e tifare Milan-Chievo, il lunedì, invece, ero protagonista anche io di una storica partita contro l’Hellas Verona.

Feci una foto con un mio grande amico e dissi ” sem partit da Aej, mo stem aju Bentegodi “.

Un’altro ricordo indelebile di quegl’anni è rappresentato sicuramente dalla VOLLEY Aielli: quante emozioni e pianti. Non finirò mai di ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso di sognare insieme a loro.

Torniamo al presente e precisamente al 15 gennaio, data in cui si torna a fare sul serio. Attenderete in casa la capolista Lo Schioppo, che tipo di match ti aspetti e quale sarà, secondo te, la chiave tattica per chiudere il match in positivo.

Lo Schioppo è sempre la prima in classifica ma lo sport ci insegna che nulla è impossibile. Se il match sarà interpretato come la partita di Trasacco sono sicuro che possiamo fare bene. Quando abbiamo giocato a ritmi alti e con la giusta determinazione abbiamo sempre messo il risultato in cassa.

 

In categorie come la vostra il campanilismo è un fattore da non sottovalutare. Una parola su tutte: Derby. Ricordiamo che all’andata il match con il Cerchio ha visto i loro attaccanti andare a segno per ben due volte fissando il risultato sul definitivo 2-0. Il 22 gennaio ci sarà la rivincita tra le mura amiche del Maccallini, quanto conta per voi, presidente, questa gara?

Sentir parlare di campanilismo, anche se sano, non mi piace.

Era la prima partita, forse l’ FCD Cerchio ha preso la partita con carattere, con più foga rispetto a noi ed è riuscito ad aggiudicarsi la gara. Non voglio sentir parlare di rivincita, anche se, naturalmente, la gara ha il suo valore emotivo. Derby o non derby è una partita come le altre. Ciò che può cambiare sicuramente sarà il post gara, il terzo tempo. Festeggeremo qualunque sia il risultato nella nostra mitica “barracca”.

Ogni grande stagione sportiva parte inevitabilmente sotto la spinta del pubblico. Quanto sono importanti per l’ASD Aielli 2015 i tifosi? E cosa si sente di dire loro il proprio presidente?

Il pubblico merita un grande applauso. Ogni domenica, sia dentro che fuori, non smette di mai di farci sentire il giusto calore. Non posso far altro che ringraziarlo invogliandolo a continuare allo stesso modo: grazie di cuore. Naturalmente non posso non ringraziare i miei ragazzi complimentandomi con loro per la loro disponibilità e per il loro attaccamento alla maglia. Visto che siamo ai ringraziamenti mi è d’obbligo ringraziare tutti gli sponsor, che ci aiutano economicamente e tutta l’amministrazione comunale. Non posso non dire grazie a mister Pejanovic e alla sua caparbietà e serietà. Per finire colgo l’occasione di ringraziare pubblicamente una grandissima persona come Costantino Di Natale: chissà senza di te dove ci troveremmo. Grazie “zio Custà”.

Grazie, presidente, in bocca al lupo!

Grazie a voi e crepi il lupo.

Alex Amiconi

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Fonte MarsicaSportiva.it

Redazione - Il Faro 24

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