Il mondo si libera del petrolio?
Tra pochi anni, grazie alla scoperta annunciata da un team di ricercatori del Caltech and Lawrence Berkeley National Laboratory (Berkeley Lab), l’umanità potrà beneficiare di motori in grado di funzionare con la semplice acqua. Sarà possibile grazie ad un nuovo materiale che aprirà la strada verso la fotosintesi artificiale, un processo in tutto e per tutto simile alla fotosintesi clorofilliana.
“La fotosintesi artificiale è un processo chimico che riproduce il processo naturale di fotosintesi, che converte la luce del sole, acqua e anidride carbonica in carboidrati e ossigeno. Il termine si riferisce di solito a qualunque sistema per catturare e immagazzinare l’energia dalla luce del sole nei legami chimici di un combustibile (combustibile solare). La dissociazione fotocatalizzata dell’acqua converte l’acqua in protoni (e infine in idrogeno) e ossigeno ed è una delle aree di ricerca principali nella fotosintesi artificiale”.
La riduzione fotochimica dell’anidride carbonica è un altro processo sotto studio e riproduce la naturale fissazione del carbonio, che permetterà di ottenere maggiori quantitativi di energia senza danneggiare l’ambiente e le sue risorse imitando quanto quotidianamente accade in natura, quando le foglie delle piante sfruttano l’energia del sole per produrre nutrimento partendo dall’anidride carbonica. Come gli alberi sono in grado di convertire la luce del Sole, l’acqua e l’anidride carbonica (CO2) in energia, anche le macchine, e tutti i mezzi meccanici, potranno generare combustibile pulito.
Con una “semplice” scissione, fino ad oggi economicamente non vantaggiosa, è possibile ottenere dell’idrogeno altamente infiammabile o, in combinazione con la CO2, degli idrocarburi. Il centro di ricerca per la fotosintesi artificiale è dal 2010 “Energy Innovation Hub” del Dipartimento per l’Energia Usa capitanato fino al 2013 dal fisico e premio nobel Steven Chu, e ha da sempre l’obiettivo di produrre carburanti da aria, acqua e sole; e gli Usa ci credono… al punto da assegnarli un budget $122 milioni di dollari! L’uomo avrebbe insomma a disposizione una fonte di energia abbondante e rinnovabile. Facile a dirsi, ma “costoso” a farsi…
Ora, grazie al catalizzatore realizzato dal team di scienziati, la conversione sarà tuttavia economica, permettendo una vera e propria rivoluzione. Il catalizzatore creato dall’equipe capitanata da Jeffrey Neaton e Qimin Yan risulta essere il primo realmente interessante, attraverso un metodo di “high-throughput”, analisi scientifiche in grado di effettuare dei test su un numero elevatissimo di dati in un tempo ristretto, gli esperti hanno identificato ben 12 promettenti fotoanodi. Assorbire anidride carbonica e usare la luce solare per produrre alcoli e idrogeno è perciò la vera sfida per far correre le auto e generare elettricità senza ricorrere ai carburanti fossili. Difficile? Impossibile? Necessario. Si tratta di salvare il mondo.
Daniele Parlante