PROFUMI DI TARANTA SENZA L’AFFETTO DEL PUBBLICO
Un edizione speciale, in tutti i sensi, senza pubblico, per via della pandemia, ma voluta a tutti i costi per continuare un amore con le proprie origini. Ieri sera su Raidue il concertone de LA NOTTE DELLA TARANTA 2020. Presso l’ex convento degli Agostiniani di Melpignano (Lecce), avvolto in una atmosfera ancora più intima. Sul palco l’Orchestra Popolare e l’Orchestra Roma Sinfonietta, dirette dal Maestro Concertatore Paolo Buonvino. Il sipario è stato aperto dal brano “Quannu te llai la facce la matina”e la narrazione affidata all’attore Sergio Rubini. Due le pizziche proposte: la prima scritta per il concerto 2020 da Daniele Durante, direttore artistico della Fondazione dal titolo ”TarantaÈ” e poi una sequenza tra “Pizzica di Torchiarolo” e “Pizzicarella” che vede i cantanti dell’Orchestra protagonisti. La musica del popolo, delle origini, della terra, ed ecco il suono di “Lu Rusciu de lu mare”, “Tamburreddhu meu”, “Ferma zitella” e la buonanotte in griko.Sulla facciata del Convento scorrono le immagini delle tabacchine, le contadine del Salento protagoniste della lotta al caporalato, quando Gianna Nannini intona “Fimmene Fimmene”, brano che l’artista ripropone in una nuova versione a 16 anni dalla sua prima partecipazione al Concertone. Un canto d’amore struggente per Diodato che propone “Beddhra ci dormi”. Mahmood con l’intensa “Sabri Aleel” regala un viaggio tra le sonorità del Mediterraneo senza confini. Era il canto che suo padre intonava nei tragitti in auto. Le coreografie di Sharon Eyal hanno entusiasmato il cuore, l’anima, lo sguardo ed il futuro che possa diventare forte come le note della NOTTE DELLA TARANTA. Tra i ballerini, il maestro Stefano Campagna, direttore del corso di Pizzica presso la The Soul Flies Accademy Dance di Carsoli.