LA PROVINCIA DELL’AQUILA VA A GASOLIO: QUI I NUMERI PIÙ ALTI IN REGIONE DI AUTOCARRI EURO 0, 1 E 2

Nella provincia aquilana oltre il 30% dei mezzi per il trasporto merci è over 30, il 45,2% degli autobus ha più di 20 anni

Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Abruzzo nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro[1].

In questo contesto la Provincia dell’Aquila presenta un panorama abbastanza in linea con le altre province abruzzesi ma con qualche dato interessante.

Immatricolazioni: L’Aquila è la provincia dove si immatricolano meno nuove targhe in regione

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia nel 2022 hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi. L’Abruzzo segue il trend nazionale, anche se la situazione è più marcata: la regione, infatti, segna un calo del 20,6% con solo 477 nuove targhe rispetto alle 670 dell’anno precedente. L’Aquila è la provincia dove si registra il numero più basso di nuove targhe in regione, anche rispetto alla rilevazione precedente (73 nel 2021 vs 64 nel 2022), registrando il -12,3%.

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021. Il panorama in Abruzzo cambia decisamente: la regione chiude con -64,2% di immatricolazioni e 44 nuovi veicoli. La Provincia dell’Aquila segue il trend regionale e registra un calo di oltre il 57% nelle immatricolazioni rispetto all’anno precedente, con solo 9 nuove targhe.

Alimentazione: nel segmento del trasporto merci la Provincia dell’Aquila registra il numero più alto di mezzi a benzina

Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante per il settore trasporto merci nel 2022 rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).

In Abruzzo l’elettrico si attesta allo 0,1% e l’ibrido segna lo 0,4%. Il gasolio rimane preponderante e copre il 93,5% del parco. Nel territorio aquilano si registra la quota più alta in regione di mezzi a benzina, pari al 3,6%, gli autocarri ibridi sono in linea con la media abruzzese (0,4%), mantenendo la quota maggioritaria nell’alimentazione a gasolio (93,6%).

Anche il panorama nazionale relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).

In Abruzzo l’ibrido rimane a quota zero, mentre l’elettrico arriva allo 0,9%. Il gasolio scende leggermente e tocca il 94,8% (nel 2021 le cifre segnavano il 95,1%) e il metano supera il 4%. Non si segnalano mezzi ibridi o a benzina nella Provincia dell’Aquila, che vede invece solo autobus alimentati a gasolio (96,4%), elettrici (1,9%) – valori superiori alla media ragionale – e a metano (1,7%, inferiore al trend dell’Abruzzo).

Categoria Euro: maglia nera per L’Aquila, provincia abruzzese con le percentuali più alte di autocarri Euro 0, 1 e 2

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 e gli Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciononostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.

La situazione in Abruzzo vede gli Euro 0 attestarsi al 17,3% e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 sfiorano il 37%. Le classi meno inquinanti raggiungono il 27,7%, crescendo di oltre 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente (25,3%).

La Provincia dell’Aquila registra la quota complessiva più elevata in regione di autocarri Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, complessivamente corrispondenti al 39,5%. Inferiori rispetto alla media dell’Abruzzo, i dati per le categorie meno inquinanti, con il 9,3% di Euro 5 e il 14,8% di Euro 6.

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

Gli Euro 0 in Abruzzo, toccando il 12%, si allineano alla media nazionale, mentre gli Euro 5 e gli Euro 6 crescono e superano il 39%. A L’Aquila la maggior parte degli autobus è Euro 3 (22,4%) ed anche per questi mezzi le categorie meno inquinanti sono al di sotto della media regionale (Euro 5 sono il 10,6% e gli Euro 6 sono il 17,5%).

Anzianità: nella Provincia dell’Aquila oltre il 45% degli autobus ha oltre 20 anni

Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci in Italia nel 2022 risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).

Anche in Abruzzo la fascia d’età più diffusa è quella dei 20-30 anni (21,1%). Le percentuali si abbassano rispetto al valore nazionale considerando le categorie più giovani: il 24,4% dei mezzi ha massimo 10 anni e solo il 2,1% non supera l’anno. Rispetto alle medie regionali, la Provincia dell’Aquila presenta quote più basse fino ai 10 anni d’età (20,7%), mentre i dati sono più elevati per le categorie più anziane. L’Aquila ha infatti le percentuali più alte in Abruzzo di mezzi sopra i 30 anni (21,2%).

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). La differenza aumenta in Abruzzo, dove la fascia di oltre 20 anni sfiora il 33% e quella di massimo 5 anni arriva solo al 15,4%. L’Aquila mostra dati inferiori alla media regionale nelle categorie sotto i 20 anni di età e la fascia in cui vede la maggioranza di autobus è quella 20-30 (31,7%), caratterizzando un parco mezzi consistente con età oltre i 20 anni (45,2%).


[1] Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI

Redazione - Il Faro 24

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