Una profonda differenza tra l’idea di cosa pubblica della Lega rispetto al M5S, è questa la sintesi del confronto verbale avvenuto ieri in consiglio regionale tra l’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì, in quota Lega, ed il Consigliere regionale Domenico Pettinari del M5S. Il tema, dibattuto nel corso dell’Interpellanza di Pettinari, fa riferimento alla denuncia sporta dalla Guardia di Finanza di Pescara nei confronti di un’associazione di volontariato, accusata di aver truffato la Asl attraverso servizi di trasporto di persone. Una vera e propria “truffa delle ambulanze” in cui pazienti non viventi risultavano richiedenti di servizio o trasporti cumulativi venivano fatti pagare singolarmente dalla Asl.
“Quello che ho chiesto all’Assessore – spiega Pettinari – è se la Regione Abruzzo abbia dato il via ad una verifica interna sia sull’Associazione in questione che su tutte le altre che operano con la Asl. Stiamo parlando di soldi pubblici utilizzati per pagare chi avrebbe truffato l’Azienda Sanitaria Locale. Io avrei revocato certamente la convenzione, ma non sta governando il M5S e quindi ho ritenuto necessario capire cosa stava facendo la Lega davanti a questo stato di cose. La risposta è stata chiara: non sta facendo nulla. L’Assessore rispondendo alla mia interrogazione ha affermato, infatti, che si aspetta il corso delle indagini e che spetterebbe alla Asl intervenire. Però, per avere un riscontro, potrebbero passare anni e nel frattempo, l’associazione in questione, continuerebbe a svolgere servizio e con essa tutte le altre che non sono mai state controllate. Ma chi ha firmato queste richieste di pagamento? Chi ha avallato? Chi non ha controllato? All’Assessore Verì dovrebbe interessare. Ieri ho avuto conferma, ancora una volta, che la differenza sostanziale tra lega e M5S è tra il dire e il fare. Al di là delle parole, infatti, alla Lega manca completamente una linea politica di forte contrasto nei confronti di queste anomalie amministrative. Davanti a situazioni come queste la politica ha il dovere di intervenire, supportando la magistratura con un’indagine generalizzata e non aspettare con le mani in mano che i furbetti facciano da padroni con le casse di Regione Abruzzo” conclude Pettinari.