” LA ZES COME STRATEGIA DI SVILUPPO ECONOMICO INDUSTRIALE PER IL RILANCIO DELLE ZONE INTERNE”

L’associazione Jamm’mo’, nella propria attività a tutela delle aree interne , ritiene con forza e convinzione che  l’istituzione  della ZES  potrà  rappresentare un’ opportunità importante di  rilancio socio-economico e industriale  per l’ Abruzzo e  per la  Valle Peligna .

L’istituzione e la piena operatività delle zone economiche speciali (ZES) sarà un’occasione da non perdere per rendere il nostro territorio attrattivo a nuove imprese e  nuovi investitori che potranno insediarsi nella provincia interna ed essere agevolati grazie a sgravi fiscali (credito di imposta soprattutto) previsti dalla normativa di legge.

Una delle più importanti infrastrutture di cui ha bisogno l’Abruzzo è un competitivo sistema portuale, a tal proposito è molto importante il dialogo avviato per ottenere dal governo centrale il trasferimento dei porti di Pescara e Ortona dall’Autorità di Ancona a quella di Civitavecchia al fine di creare una governance unica per il corridoio Europeo Tirrenico-Adriatico tra la penisola Iberica ed i Balcani, in modo da garantire un collegamento funzionale.

Ulteriore proposte di revisione devono riguardare i corridoi Europei dei trasporti (Ten T), completando l’iter per il riconoscimento di un corridoio ” Barcellona-Civitavecchia-Pescara-Ortona-Ploce.”

Una ipotesi da perseguire fermamente, nella prospettiva di una reale crescita sia delle aree interne sia del sistema portuale Pescara-Ortona-Vasto, in ottica di intermodalità, è quella di  configurare l’innesco di virtuosi processi di internazionalizzazione verso le aree balcanica ed iberica con i sistemi produttivi locali.

Crediamo che tale strumento possa divenire un volano di crescita e sviluppo anche per la valle peligna in prospettiva di una progettualità complessiva che vede il Centro Abruzzo parte integrante nella costituzione delle ZES del Corridoio tirreno Adriatico.

La posizione strategica della valle peligna come anello di congiunzione  tra i porti di Ortona e Civitavecchia dovrà essere incentivata e potenziata attraverso investimenti in infrastrutture viarie e ferroviarie al fine di permettere un rilancio occupazionale e insediamenti industriale  di lunga durata.

Di fondamentale importanza deve essere il potenziamento della tratta ferroviaria Pescara Roma che mantenga nel capoluogo peligno una tappa fondamentale nel collegamento fra le due città.

La politica di Trasporto intermodale richiede misure specifiche per il graduale spostamento da gomma a ferro; urgente e non più procrastinabile diviene il miglioramento della linea ferroviaria Pescara/Sulmona/Avezzano/ Roma, dove, l’ Hub di Avezzano connetterà il suo interporto e le attività legate alle merci, mentre l’Hub  di Sulmona, consentirà il facile collegamento con la realtà industriale, attualmente in difficoltà ed il collegamento secondario con la tratta, che RFI intende costruire tramite una linea elettrificata tra  Sulmona/ L’Aquila/Rieti/Ocre.

Non meno rilevante la questione Autostradale, per buona parte vetusta, cara nei pedaggi e da riqualificare con urgenza sotto il profilo della sicurezza .

Siamo convinti che la Regione Abruzzo debba recitare un ruolo fondamentale  nel cronoprogramma di lavoro che la Commissione Europeo ha elaborato in merito alle  Linee Guide Ten-t, le reti di trasporto transeuropee finalizzato a riesaminare entro il 2021 il disegno delle reti,  per cogliere ogni opportunità e promuovere nuovi scenari di sviluppo nella creazione della rete  trans europea di interesse Nazionale e dell’Abruzzo.

Redazione - Il Faro 24

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