Il saldo nascite/morti nel 2016 è di meno 5mila unità. A fine 2016 gli abruzzesi erano 1 milione 321mila 700.
A salvarci, per quanto riguarda le nascite, sono gli stranieri. Un nato su 5, infatti, proviene da genitori non italiani.
L’età media degli italiani è di 44,9 anni, e l’Abruzzo ne è al di sotto. Siamo una Regione sempre più vecchia, e lo dimostra lo spopolamento dei tantissimi borghi, alcuni addirittura disabitati o difesi dagli ultimi baluardi. Il tasso di natalità abruzzese (il rapporto tra le nascite e la popolazione media) per mille abitanti era, nel 2015, pari a 7,7 (8 per l’Italia), dato che scende a 7,6 nel 2016 (7,8 in Italia).
I dati sono dell’Istat. Forse è un bene, forse no, che l’Abruzzo si stia spopolando. Se la popolazione globale cresce a dismisura e le risorse naturali non bastano più in relazione ai nostri consumi e alle nostre abitudini, è anche vero che i bellissimi borghi abruzzesi stanno smettendo di vivere, a causa di un mondo sempre più industrializzato, dove per trovare “lavoro” bisogna spostarsi verso le città. Questo fattore è confermato dal fatto che l’unica provincia in crescita demografica in tutto l’Abruzzo è quella di Pescara.
Redazione