L’ABRUZZO HA STREGATO L’ASSOCIAZIONE ORNITOLOGICA DI HILDESHEIM

Il gruppo d’ornitologi tedeschi, per due settimane di ricerca nella regione, ha visitato anche Camarda

 

di Goffredo Palmerini

 

 

L’AQUILA – L’Abruzzo, regione verde d’Europa con oltre un terzo del territorio protetto – tre Parchi Nazionali (il Parco Nazionale d’Abruzzo, il più antico, istituito nel 1923, il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco della Maiella) e il Parco Regionale del Velino-Sirente – grazie al suo straordinario patrimonio naturalistico, da oltre 10 anni ha stregato i tedeschi dell’Associazione Ornitologica di Hildesheim, città della Bassa Sassonia di circa 103 mila abitanti, a sud di Hannover. Il colpo di fulmine, mi confessa il presidente dell’associazione Bernd Galland, quando 30 anni fa per la prima volta venne in Abruzzo e di questa regione, un vero eden, egli s’innamorò. Un rapporto diventato poi assiduo nell’ultimo decennio, quando è andato a presiedere l’Associazione Ornitologica, con la quale ogni anno organizza una missione scientifica e turistica d’un paio di settimane, in un luogo sempre diverso dell’Abruzzo. Quest’anno è stato il Parco Nazionale d’Abruzzo il luogo eletto per il gruppo di ornitologi – ma anche botanici ed entomologi – dell’associazione di Hildesheim, strutturata in una Fondazione che lo stesso Bernd Galland presiede con i consiglieri d’amministrazione Manfred Bögershausen e Sabine Wochnik, la quale grazie a donazioni acquista terreni in Germania per farne oasi protette.

 

Quest’anno sono una dozzina i membri dell’associazione venuti in Abruzzo. Hanno preso alloggio a Pescasseroli, per 5 giorni, con visite a Scanno, Villetta Barrea, alle Gole del Sagittario e alla riserva naturale di Zompa lo Schioppo, e successivamente a Isola del Gran Sasso, con sconfinamenti nell’aquilano, sull’altipiano delle Rocche a Rocca di Mezzo e Ovindoli, oltre che nei borghi e nei boschi del teramano. Anfitrione in Abruzzo, per gli aspetti logistici ed organizzativi, è il Cav. Enzo Iacovozzi, chietino emigrato in Germania, a Hildesheim.  Da molti anni presiede, con notevole impegno e passione, la locale sezione dell’Associazione Italo-Tedesca, 350 soci nella città, ma 20mila in tutta la Germania, un sodalizio che promuove la reciproca conoscenza della storia, della lingua e della cultura dei due Paesi. E tuttavia Iacovozzi rivela come per i Tedeschi l’associazione diventi straordinaria occasione per il desiderio di conoscenza dell’Italia, dei costumi, delle tradizioni, della cucina, del paesaggio italiano e delle meraviglie d’arte delle nostre città. E dello stile di vita italiano, che tanto ammirano. Iacovozzi diventa quindi ogni anno un certosino stratega, ricercando le migliori soluzioni logistiche per il gruppo ornitologico, riguardo alberghi, ristoranti, trasporti, visite a borghi, monumenti, città e musei.

 

Il gruppo ornitologico tedesco può dunque organizzare con tutta serenità lo studio della natura, della fauna, della flora e del contesto ambientale. Una passione che da un decennio li assorbe e li incanta, scoprendo in Abruzzo specie di fiori che solo qui trovano, come pure specie di uccelli e farfalle rare se non uniche. L’Abruzzo, sotto questo aspetto, è davvero un mondo naturalistico a parte, ineguagliabile e unico, ricco d’interessanti sorprese per chi della natura è attento osservatore. Nell’arco del decennio di visite in Abruzzo, vere e proprie campagne di ricerca naturalistica, oltre 1100 specie di fiori sono state censite e catalogate dall’associazione ornitologica tedesca. Il dr. Galland è entusiasta di come ogni anno i diversi luoghi e contesti ambientali regalano al gruppo autentiche meraviglie di grande valore scientifico. Gli si legge negli occhi la soddisfazione per quanto l’Abruzzo ogni anno rivela. Si può dire che la mappatura che di anno in anno loro stanno realizzando nei diversi luoghi della regione, per la sua sistematicità, potrà probabilmente diventare un lavoro di notevole interesse per la conoscenza del patrimonio naturalistico abruzzese. Ma non è solo la natura, la flora e fauna, che li intriga. E’ l’eccezionale giacimento di bellezze artistiche, architettoniche, archeologiche dell’Abruzzo, le tradizioni e i costumi singolari, la bellezza di antichi borghi e città di gran pregio ricche di storia e d’arte, la straordinaria varietà dei sapori della cucina abruzzese e la sapida varietà dei nostri vini. Bernd Galland mostra di conoscere così a fondo l’Abruzzo da stupire ogni interlocutore. Il buon Iacovozzi ammette candidamente che sono ormai loro che gli insegnano l’Abruzzo e gli spiegano i tesori che cela.

 

Ho incontrato il gruppo tedesco un paio di volte negli anni scorsi. Quando c’incontriamo quest’anno è una domenica pomeriggio della settimana scorsa. Accade a Camarda, paese aquilano alle falde del Gran Sasso d’Italia in una suggestiva valle immersa nel verde dove scorrono le acque del Raiale. La mole possente del Corno Grande, la vetta più alta degli Appennini, si staglia austera e imponente nel cielo terso, mentre il sole va calando al tramonto. Nella mattinata i dodici del gruppo, e Iacovozzi, da Isola del Gran Sasso son venuti a visitare due perle romaniche dell’architettura religiosa abruzzese, a Bominaco, sull’altipiano: la chiesa di Santa Maria Assunta e l’adiacente oratorio di San Pellegrino, due gioielli, parti d’un monastero risalente agli albori dell’era cristiana, tra il III e IV secolo. Le prime fonti storiche della chiesa dell’Assunta, a tre navate e con tre absidi, la fanno risalire ai primi dell’anno Mille, in base ad un diploma imperiale di Corrado II datato 1027. Splendido l’oratorio dedicato a San Pellegrino, il santo martirizzato a Bominaco. L’interno è interamente decorato con cicli di affreschi – sull’infanzia di Gesù, sulla Passione, sul Giudizio universale, sulla vita di San Pellegrino e altri Santi, e sui Mesi del calendario -, dà suggestioni da mozzare il fiato. Confessa queste emozioni, il dr. Galland, ormai aduso alle più sorprendenti scoperte nell’Abruzzo più nascosto. E non si fa pregare più di tanto nell’affermare che Santa Maria in Valle Porclaneta, nella Marsica, è stata per lui la scoperta più emozionante e commovente. Forse un tantino esagerando, ma egli la ritiene davvero la chiesa più bella del mondo.

 

Siamo dunque a Camarda, non a caso. La delegazione tedesca è accolta nel Centro Polifunzionale, inaugurato un mese fa, dal presidente della Onlus “Insieme per Camarda” Donato Scipioni, insieme ai Consiglieri di amministrazione. Dopo il terremoto del 2009, infatti, tra i primi a visitare il paese lacerato dai colpi del sisma fu proprio Enzo Iacovozzi, raccogliendo l’invito del Cav. Enzo Alloggia, originario di Camarda residente in Svizzera, componente del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM). In quell’occasione si convenne d’indirizzare gli aiuti promessi da diverse comunità italiane all’estero per la realizzazione d’un centro di aggregazione sociale e per il restauro della chiesa di Santa Maria di Valleverde. L’Associazione Italo-Tedesca di Hildesheim, presieduta da Iacovozzi, raccolse fondi per una prima donazione, cui s’aggiunse una donazione anche dell’Associazione Ornitologica, come riporta fedelmente la targa all’interno della bella struttura. Donato Scipioni ha ringraziato di cuore, rivolgendo il saluto al presidente Galland e al suo gruppo che consegnato un altro contributo alla Onlus. Galland ha esternato, nel suo breve intervento, tutta l’amicizia che ormai lega la sua associazione alla comunità di Camarda. L’amichevole incontro, suggellato con la consegna d’una medaglia commemorativa all’Associazione Ornitologica e all’Associazione Italo-Tedesca di Hildesheim, s’è chiuso con un brindisi augurale e con assaggi di specialità gastronomiche locali.

Redazione - Il Faro 24

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