“L’Agonia dell’Ospedale di Vasto”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Cosigliere Regionale Mario Olivieri

 

La grave situazione nella quale si trova l’ospedale di Vasto è, ancora una volta, dimostrata dalla clamorosa decisione di sospendere gli esami mammografici presso il servizio di radiologia di quella Struttura.

Una decisione questa che mette in difficoltà la popolazione femminile del Vastese, e non solo, costringendola a recarsi o presso strutture private, oppure lontano da Vasto per eseguire gli esami, e che è significativa di una volontà, non ulteriormente sopportabile, tesa a distruggere quanto di buono era stato fatto negli anni passati, in fatto di organizzazione, professionalità e motivazione all’interno dell’Ospedale di Vasto.

La responsabilità di questo stato di cose, che riguarda non solo il Servizio di radiologia, dove esiste una carenza di organico assurda, come già rappresentato dall’Onorevole Maria Amato di recente, ma in generale all’interno di tutto l’Ospedale che vive uno stato di abbandono, di disorganizzazione e di sfiducia, è da addossare a cascata al management della ASL di Lanciano Vasto Chieti, a cominciare dal Direttore Generale e dal Direttore Sanitario.

Basta ricordare la presa in giro del Servizio di Emodinamica, la situazione nella quale versa il Dipartimento di Chirurgia, la Geriatria e la Lungodegenza, la scuola infermieri  e la storia infinita della costruzione del nuovo ospedale, a tutt’oggi non ancora definita.

La volontà e lo stoicismo dei quali sono dotati gli operatori del’Ospedale di Vasto, medici, personale infermieristico, tecnico e amministrativo, si scontrano con una insensibilità e una pervicacia, oltre che una incapacità gestionale, tesa a distruggere ciò che resta di questo ospedale, che indispone e indigna quanti hanno a cuore il bene primario di tutti i cittadini: la salute.

Ed è con questa indignazione che il sottoscritto si rivolge ancora una volta al Presidente della Giunta Regionale, allo scopo di chiedere la rimozione  della Direzione Generale della ASL, per impedirle di portare fino al termine il suo perverso disegno, unito alla sua incapacità di affrontare per tempo le situazioni e risolverle, così come è stato per tante altre strutture sanitarie del nostro territorio, quali l’ospedale di Atessa, il Distretto Sanitario di San Salvo, e l’ospedale di Lanciano anche loro lasciati in abbandono, in un momento in cui la sanità territoriale doveva essere riorganizzata e incentivata.

Ma giacché non basta indignarsi soltanto, dopo avere ripetutamente protestato e chiesto interventi per la sanità in generale, e per la sanità del Vastese e dell’Atessano in particolare, e dopo avere tenute decine di riunioni e parlato per ore ed ore con il Presidente della Giunta Regionale, con l’Assessore alla Sanità, con la Direzione Generale e Sanitaria della ASL, ora è giunto il momento di assumere decisioni forti, a dimostrazione della coerenza e della volontà di difendere ad ogni costo i sacrosanti diritti della nostra gente.

Assumerò, in assenza di risposte immediate, il ruolo di Consigliere regionale senza vincolo di mandato e di appartenenza,  giacché tale è il mio status politico, e prenderò irrimediabilmente decisioni di votare i provvedimenti che vanno nel senso indicato dalla mia coscienza e non da quella di chi vuole penalizzare i miei concittadini e i loro diritti.

Da ciò scaturisce l’esigenza di un incontro urgente, in fase di convocazione, presso la Presidenza della Regione con l’Assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, lo scrivente Presidente della Commissione Salute, l’Onorevole Maria Amato, titolare della Radiologia di Vasto attualmente in aspettativa per incarico politico alla Camera dei Deputati, il Direttore generale della Asl2 Lanciano-Vasto-Chieti, Pasquale Flacco, il Primario della Radiologia, Giuseppe Palombo e il Direttore  sanitario, Giuseppe Mariotti.

 

Redazione - Il Faro 24

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