L’Aquila “Sul riordino dei centri di ricerca abruzzesi, Crab, Cotir e Crivea l’impegno della regione è massimo come dimostrato dalle iniziative dei primi 18 mesi della giunta D’Alfonso, basti pensare alle risorse stanziate: un milione e 100mila euro di contributi e un milione e 200mila euro di fondo di rotazione e la direzione è nota, quella cioè di un unico centro di ricerca al servizio dell’agricoltura. La riorganizzazione dovrà inevitabilmente avvenire con un provvedimento amministrativo ad hoc, che tenga in considerazione i livelli occupazionali e la necessità di garantire all’agricoltura abruzzese, uno standard di alto profilo di ricerca ed innovazione a favore del settore”. Così l’Assessore regionale all’Agricoltura, Dino Pepe, e il Presidente della III Commissione, Lorenzo Berardinetti, in replica alle accuse mosse dalla Cgil sul mancato coinvolgimento delle parti sociali alla discussione del piano di riordino. “Quella di venerdì – hanno precisato Pepe e Berardinetti – è stata una riunione tecnica, un confronto interno tra Regione e commissari, dove abbiamo esaminato e posto l’accento su alcuni aspetti per noi essenziali, qualificanti della proposta, che deve contenere il piano di riordino. Questo proprio a testimoniare l’attenzione che come maggioranza abbiamo su questo tema. La nostra intenzione, tra l’altro nota, è quella di convocare già nei prossimi giorni, una riunione con le parti sociali per discutere sulle linee guida del piano di riordino. Non si comprende, per tanto, l’allarmismo messo in atto dalla Cgil. Il centro unico della ricerca abruzzese” hanno concluso Berardinetti e Pepe “dovrà avere certamente le risorse necessarie per una ricerca di base di qualità e una governance in grado di affrontare sfide ambiziose e di attrarre commesse non solo locali ma anche nazionali ed internazionali”.