di Renato Ventresca
Alcuni residenti della frazione di Pettino del Comune dell’ Aquila hanno segnalato che la Via Norma Cossetto, intitolata alla studentessa italiana, istriana di un paese vicino a Visignano, uccisa da partigiani jugoslavi nel 1943, nei pressi della foiba di Villa Surani , è priva d’ illuminazione pubblica stradale.
Considerato che Il servizio d’ illuminazione pubblica si ripromette di:
assicurare la visibilità nelle ore notturne per migliorare la fruibilità degli spazi urbani;
garantire la sicurezza alle persone ed ai veicoli per il traffico stradale, per evitare incidenti;
la segnaletica stradale deve essere adeguatamente illuminata, inoltre i livelli d’ illuminamento sono diversi a seconda della tipologia e dell’ utilizzo delle strade, distinguendo le strade urbane principali da quelle del centro storico, con traffico limitato, o esclusivamente pedonali e distinguendo nei quartieri residenziali le strade che fungono da collettore rispetto a quelle a basse traffico (a questo proposito vi è una classificazione regolata da norme specifiche);
dare una sensazione psicologica di sicurezza, intesa anche come deterrente alle aggressioni: vedere e farsi vedere;
migliorare la qualità della vita sociale attraverso l’ incentivazione di attività serali, che includono l’ intrattenimento, la valorizzazione ed il godimento da parte della popolazione e dei turisti di monumenti ed opere architettoniche, infine e non ultimo il prolungamento delle attività commerciali;
necessariamente il tema che si pone agli amministratori del Comune dell’ Aquila, ai tecnici ed ai progettisti è trovare il giusto compromesso tra la suddetta esigenza e la necessità di avere bassi costi di gestione ed investimento, garantendo limitati valori d’ inquinamento luminoso.
Tenuto conto di quanto sopra esposto, si invita il Comune dell’ Aquila a dotare, in tempi brevi, di un’ adeguato impianto d’ illuminazione pubblica stradale la suddetta Via Norma Cossetto, dove è stata anche deposta, di recente, una corona di fiori per non dimenticare la tragedia delle foibe.