L’Aquila, l’incendio di Aragno continua inesorabile tra l’indifferenza delle istituzioni

L’incendio scoppiato nella giornata di ieri alla pineta di Aragno (leggi qui la notizia) non accenna a spegnersi. Subito dopo l’inizio del propagarsi delle fiamme sembrava che la situazione potesse essere ristabilita nel giro di poche ore. Ma l’assenza di uomini, il taglio delle risorse e i mezzi insufficienti stanno trasformando un incendio che sembrava ieri di normale amministrazione in un danno immane per il capoluogo aquilano. A sottolineare gli scarsi interventi ci ha pensato anche il Comitato per l’Amministrazione agli Usi Civici di Aragno che hanno emesso un comunicato volto a denunciare proprio gli scarsi interventi avuti con diverse ore di ritardo (clicca qui per leggere il comunicato degli Usi Civici). Inoltre in questi due giorni non c’è stato nemmeno il vento a favorire il propagarsi delle fiamme. Ma allora qual è il problema? Perché Aragno continua a bruciare e perché questo silenzio delle istituzioni? Sì perché oltre all’apertura del Centro Operativo del Comune dell’Aquila e alle parole dell’assessore alla protezione civile Emanuele Imprudente, ad oggi il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi non si è ancora espresso per questa situazione e gli abitanti di Aragno hanno la sensazione di essere lasciati completamente soli. Tanto che alcuni residenti della zona si sono armati di pala e si sono avventurati pericolosamente nella pineta cercando di spegnere i focolai (vedi foto in basso).

Di seguito le parole dell’assessore Imprudente pubblicate dal Comune alle ore 18:25 del primo agosto, giorno in cui è divampato l’incendio. “Unitamente al comandante provinciale dei vigili del fuoco, ingegner Domenico Di Bartolomeo, e al Mario Verini – si legge in una nota del Comune del primo agosto (giorno dell’inizio dell’incendio) – abbiamo effettuato un sopralluogo nell’area interessata dal fuoco. Il fronte dell’incendio si estende per circa 3 chilometri e cambia in continuazione per via delle modifiche della direzione del vento. Tuttavia la situazione delle abitazioni più vicine, al momento, è sotto controllo e buona parte di esse, da quanto ci risulta, è disabitata. In ogni caso avevamo già attivato tutte le procedure per evacuare le persone dalle loro abitazioni, in caso di necessità. Ringrazio in particolare i vigili del fuoco, i carabinieri-forestali, gli addetti della protezione civile regionale e comunale, gli operai il personale del Comune impegnato, le organizzazioni di volontariato presenti (alcune delle quali prepareranno anche i pasti per coloro che sono a lavoro alla pineta di Aragno), e l’esercito”.

Da quanto trapela dal Comune risulterebbero cinque i mezzi aerei operativi per lo spegnimento dell’incendio: un canadair e due elicotteri dei vigili del fuoco, un elicottero dei carabinieri-forestale e un CH47 dell’esercito. Fino alle ore 18 del primo agosto erano stati effettuati 65 lanci sulla zona interessata dal fuoco. Ma a quanto pare non bastano.

La foto in evidenza dell’incendio è stata scattata poche ore fa.

AGGIORNAMENTO

Al momento il fuoco è a poche centinaia di metri dalle prime case. Lì ci sono i vigili del fuoco pronte con le autobotti a fronteggiare il fronte qualora dovesse avvicinarsi troppo alle case. La situazione sta diventando drammatica.

L’incendio che sta divorando la pineta di Aragno (AQ)
Residenti di Aragno armati di pala

 

Vincenzo Chiarizia

Redazione - Il Faro 24

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