L’arte vista con gli occhi dei bambini

Per i bambini disegnare, colorare e pasticciare è soltanto un gioco, che nasconde però un intento educativo, ovvero quello di sviluppare creatività e fantasia. Purtroppo però, durante la crescita i fanciulli vengono gradualmente allontanati dall’arte, per dare spazio alla logica, al pensiero matematico e al potenziamento dell’emisfero sinistro, pratico e meccanico.

Per questo motivo chi si appassiona e ha voglia di approfondire l’argomento si trova a dover studiare la storia degli artisti per conto proprio, acquistando libri e visitando musei, senza il supporto della scuola dell’obbligo. Ma l’arte è davvero così importante per i bambini? La risposta è affermativa: scopriamo insieme perché e come aiutarli nell’approccio.

A cosa serve l’arte

Durante le prime fasi dello sviluppo psicomotorio dei bambini l’arte gioca un ruolo fondamentale, poiché è in grado di stimolare la fantasia e l’immaginazione. I colori, i materiali differenti e le forme rappresentano tutto ciò che i piccoli imparano ancor prima di iniziare a parlare, senza i quali potrebbero invece avere difficoltà a crescere in modo sano ed equilibrato.

Tenere un paio di forbici, una matita o un pennello tra le dita, riuscire a colorare all’interno dei bordi serve a sviluppare la coordinazione, la concentrazione e può aiutare a incanalare i propri sentimenti. L’arte infatti nelle scuole dell’infanzia è utilizzata non solo per intrattenere i piccoli, ma anche come sistema per far defluire le emozioni negative e l’agitazione, riportandoli in uno stato di serenità mentale.

Migliora inoltre la capacità di osservare il mondo, ampliando dunque non solo l’emisfero destro, in cui prevale l’irrazionalità e l’inconscio, ma anche quello sinistro, dove dominano la logica, l’abilità di analisi e di risoluzione dei problemi.

Le altre discipline

In realtà, con il termine arte non ci si riferisce soltanto alla pittura, ma anche alla musica, alla danza e alla recitazione. Quest’ultima materia, per esempio, aiuta a esprimere emozioni attraverso il corpo, a migliorare la propriocezione e la consapevolezza di sé. La musica può servire a rilassarsi, a stimolare l’udito e le corde vocali, la lettura invece sviluppa l’area cognitiva, la memoria e amplia il proprio vocabolario, imparando nuove parole ed espressioni.

Gli strumenti adatti

Per stimolare la fantasia dei bambini è importante fornire tutto ciò di cui hanno bisogno, senza timore e pregiudizi. Non esistono solo i pennarelli o le matite colorate, ma anche i pastelli ad acqua, gessetti, pittura a olio, acrilici e acquerelli. Spaziare con i materiali è necessario affinché possano sperimentare materiali e consistenze diverse, che daranno quindi risultati molto differenti tra loro.

Gli acquerelli per esempio servono a creare paesaggi, si sfumano bene e sono senza dubbio più delicati. I colori a olio sono più indicati per le tele classiche, si possono sovrapporre le tonalità e creare dei dipinti più dettagliati e quasi in rilievo. Con la pittura spray o il carboncino si possono realizzare altre tipologie di disegno, chi ama l’astrattismo e lo stile naif può utilizzare i vasetti di tempera per le dita, da applicare direttamente con le mani e senza l’ausilio del pennello.

Ma chi ci vieta di adoperare la migliore penna 3d, la creta o l’argilla per dare vita a strutture, vasellame oppure piccole statue? I bambini hanno bisogno di sporcarsi per sperimentare e comprendere a pieno l’arte in tutte le sue forme.

I libri giusti

Come abbiamo accennato, in Italia la scuola dell’obbligo non da la giusta importanza alla storia dell’arte e a ciò che circonda la disciplina, per questo motivo è fondamentale dare al bambino gli strumenti per poter imparare da solo.

L’ideale dunque, oltre a lasciare che si diverta con pennelli e colori, oppure organizzando delle piacevoli gite al museo, è bene dare la possibilità di istruirsi anche attraverso la lettura e la visione di immagini di dipinti e sculture famose.

In commercio è infatti possibile reperire numerosi libri per bambini sulla storia dell’arte, da scegliere in base alla loro età. Per esempio quelli sulla pittrice messicana Frida Khalo, sull’astrattista e docente della scuola Bauhaus Kandinskij, oppure sull’immancabile e travagliato Van Gogh. Marc Chagall, Leonardo da Vinci e tanti altri, inoltre, sono fonti di ispirazione per chi vuole imparare a disegnare e potrebbe optare per un manuale per apprendere le tecniche base della realizzazione di paesaggi, di natura morta oppure di figure umane.

La teoria del fanciullino

In fondo Pascoli non aveva tutti i torti: per distogliere l’attenzione dai problemi che affliggono gli adulti, ogni tanto sarebbe opportuno ritornare bambini, per apprezzare tutto ciò che la natura e le piccole cose quotidiane hanno da offrire. Fate in modo che tale insegnamento arrivi anche ai vostri figli, con i quali non dovreste avere timore di divertirvi, sporcarvi e giocare insieme.

Redazione - Il Faro 24

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