L’ASSOCIAZIONE VERONICA GAIA DI ORIO PER LA RICERCA E LA LOTTA ALLA DEPRESSIONE GIOVANILE

L’incontro odierno con la Stampa ha avuto la finalità di presentare l’Associazione Veronica Gaia di Orio per la Ricerca e la Lotta alla Depressione Giovanile, che si è costituita in ricordo di Veronica Gaia di Orio, ricercatrice nel campo della Storia dell’Arte Contemporanea, scomparsa prematuramente.

Il nucleo promotore ha  aderito alla proposta del professore Ferdinando di Orio di realizzare iniziative concrete finalizzate alla prevenzione, alla identificazione dei segni precoci e alla lotta della depressione giovanile.

In analogia ad altre associazioni nate dopo il terremoto dell’aprile 2009, questa Associazione rappresenta una dimostrazione tangibile di come un dolore lacerante possa diventare la motivazione per ispirare azioni meritevoli finalizzate, in questo caso, ad intercettare la depressione giovanile, che si esprime con linguaggi diversi e spesso insidiosi. I giovani non sempre vivono la loro età in modo spensierato: eventi personali traumatici (sconfitte sentimentali, difficoltà scolastiche, frustrazioni laceranti, umiliazioni insopportabili a volte proprio da parte dei loro pari, incomprensioni da parte del mondo degli adulti) possono spingere all’isolamento e a pericolose modalità comportamentali reattive. La dipendenza da Internet con i “trabocchetti” della rete (come, per esempio, quello della “balena blu” che induce il giovane a sfidare la morte), la propensione al ricorso alle sostanze di abuso (soprattutto all’alcol), la tendenza alla violenza, (attraverso il bullismo e il cyberbullismo), denotano una profonda incapacità di esprimere la sofferenza in linguaggio accettabile, privilegiando quello della violenza e del sopruso. A ciò si aggiunge  un fenomeno nuovo e preoccupante, definito Hikikomori che, nato in Giappone e in crescita anche in Italia, rappresenta una depressione che cambia volto, in cui ragazzi decidono di tagliare i ponti con il mondo esterno.

Le azioni che l’Associazione vuole intraprendere si articolano su quattro linee: 1) l’informazione-divulgazione; 2) la prevenzione 3) l’identificazione precoce 4) la ricerca.

1) L’informazione-divulgazione scientifica. La giornata scientifico-divulgativa del 16 marzo pv rappresenta il primo passo per un coinvolgimento dei giovani, ma anche della comunità nei riguardi dei “1000 “aspetti della depressione giovanile. Il tema verrà affrontato in modo semplice, ma scientificamente qualificato. Inoltre la consultazione del sito Web dedicato all’Associazione può garantire un aggiornamento continuo dei progressi in campo scientifico (http://www.veronicagaia.it/ ).

2) Le azioni preventive riguardano interventi in alcune scuole campione, in cui i giovani studenti diventano protagonisti attraverso una discussione tra pari, d’intesa con gli insegnanti, anche attraverso proiezioni di film.

3) Nell’ambito della identificazione precoce è in programma l’apertura di una linea telefonica che può presentare una voce amica per informare sui servizi dedicati alla cura e assistenza, anche mediante l’apertura di uno spazio di incontro non sanitario, rivolto soprattutto alle famiglie.

4) La ricerca scientifica. L’erogazione di borse di studio universitarie rappresenta una prima iniziativa finalizzata ad incentivare gli studi sul tema della depressione giovanile (cfr. http://www.veronicagaia.it/borse-di-studio-3/) .

La presenza di soci che rappresentano diverse competenze scientifiche nel campo della ricerca biologica e clinica costituisce un’occasione preziosa per mettere insieme progetti di ricerca, anche in collaborazione con rilevanti centri di ricerca italiani e europei, per affrontare in un’ottica olistica il problema della depressione giovanile sulla base del modello delle neuroscienze sociali.

Redazione - Il Faro 24

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