La discussione sull’Alta Velocità e l’arretramento della ferrovia Adriatica deve ampliarsi per andare oltre i ragionamenti fin qui fatti, con la progettazione di una linea “Adriatica” da Bologna a Bari condivisa con tutte le regioni interessate, dall’Emilia Romagna alla Puglia, poiché l’innesto con i corridoi Europei ha una valenza continentale e non può essere realizzato a compartimenti stagni o, peggio, su spinte campanilistiche.
È fondamentale che ogni valutazione tenga conto dalle strategie Europee condivise dall’Italia:
Nel 2011 la Commissione Europea aveva approvato il Libro Bianco: Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti – Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile” dove si iniziano ad indicare anche tramite il REGOLAMENTO EUROPEO (UE) 1315/2013 , gli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della RETE TRANSEUROPEA dei trasporti.
Il Libro Bianco tratta sia il trasporto multimodale sia il traffico internazionale delle merci e non si limita agli enunciati, ma fornisce 10 obiettivi per i vari modi di trasporto, 4 dei quali riguardano il trasporto ferroviario, indicando come:
La Legge di Bilancio 2022, per la prima volta, fa un investimento specifico sulla linea Adriatica introducendo il concetto dell’Alta Velocità e Alta Capacità e stanzia 5 Miliardi di Euro.
Abbiamo analizzato i dati, le questioni relative ai trasporti e riteniamo che per raggiungere gli obiettivi, si debba ragionare sulla necessità di realizzare 4 binari, per supportare sia l’alta velocità ma anche il trasporto merci che dovrà crescere notevolmente visti gli obiettivi della lotta al cambiamento climatico.
E’ evidente che tale progetto deve essere realizzato coinvolgendo i territori, ma solo se si é capaci di ragionare in questi termini: gli investimenti sull’adriatica riguardano i territori attraversati ma sono strategici anche per lo sviluppo industriale, per la logistica e in sinergia con le maggiori aree portuali, come per esempio, Ravenna, Ancona e Bari.
Quindi una progettazione che preveda la realizzazione dell’alta velocità e dell’arretramento dove possibile per liberare la costa, deve essere concepita in funzione degli obiettivi indicati dalla comunità europea e avere una visione complessiva, per non rischiare di realizzare una infrastruttura non al passo coi tempi, vecchia prima ancora di nascere.
Chiediamo pertanto la costituzione di un tavolo interregionale che affronti in modo unitario tale questione, vitale per il futuro delle nostre regioni e dei nostri territori.
Boris Rapa Segretario Regionale PSI MARCHE
Marco Strada Segretario Regionale PSI EMILIA ROMAGNA
Gianni Padovani Segretario Regionale PSI ABRUZZO
Marcello Miniscalco Segretario Regionale PSI MOLISE
Claudio Cesaroni Segretario Regionale PSI PUGLIA
Alfredo Ardanese Responsabile Nazionale PSI Trasporti
Graziano Luppichini Responsabile Nazionale PSI Trasp. Pubblico Locale