Il basket è uno degli sport più spettacolari al mondo, sia per le azioni che si susseguono freneticamente nello spazio limitato del campo, sia per le regole che non permettono momenti “morti” durante la partita, favorendo nella maggior parte dei casi le giocate d’attacco. Per questo, anche chi non è un fan sfegatato, riesce ad appassionarsi facilmente assistendo ad un match; la NBA, il massimo torneo a stelle e strisce, è tra tutti il più amato, coniugando i migliori giocatori del mondo ad azioni che sfidano tutte le leggi della fisica.
Non è raro vedere, nello stesso match più di una giocata fantastica, finalizzata in una frazione di secondo. Ma quali sono i movimenti più spettacolari del basket?
La schiacciata (Slam Dunk)
Sicuramente la finalizzazione più amata e conosciuta è la cosiddetta schiacciata (Slam Dunk, in inglese). Tale gesto tecnico, oltre ad essere un momento spettacolare della partita, sancisce anche una vera e propria dichiarazione di forza nei confronti degli avversari.
Per effettuare una schiacciata infatti occorre molta tecnica, ma soprattutto una forza esplosiva devastante, che permette di sovrastare gli avversari (quasi tutti ben sopra i due metri) sbattendo con forza il pallone all’interno del canestro.
La schiacciata è un movimento così amato ed imitato da tutti gli appassionati di basket, che, negli intervalli dei match più importanti vengono effettuate vere e proprie gare di schiacciata, chiamando addirittura aspiranti campioni tra il pubblico. In queste gare si valuta non solo l’effettiva realizzazione del canestro, ma anche la fantasia, l’altezza raggiunta etc.
Iconico è il logo di Michael Jordan intento a schiacciare tenendo il pallone con una sola mano e con le gambe larghe durante il “volo”. Durante la classica esibizione dell’All Star Game (consultabili al sito NBA) si sfidano i quattro più forti schiacciatori delle due Conference.
Il record della schiacciata più “lunga” appartiene a Joseph Gibby, Che, avvalendosi di un trampolino, ha depositato il pallone saltando da ben 5,79 metri di distanza dal canestro.
Alley-Oop, concentrato di tecnica ed affiatamento
L’Alley-Oop è un’azione diffusa nel basket americano, ma molto meno usata dalle squadre europee. Tale gesto tecnico deve essere effettuato tra due compagni e consiste nel lanciare il pallone in prossimità del canestro, affinché l’altro giocatore possa raggiungerlo per schiacciare al volo.
È una giocata che richiede sì doti fisiche, ma soprattutto un ottimo affiatamento tra i due compagni, che devono perfettamente prevedere le tempistiche del lancio, del salto e della finalizzazione in una frazione di secondo. Non a caso infatti i primi due cestisti a “creare” l’Alley-Oop furono due fratelli, Al e Gerald Tucker, della Oklahoma Baptist University: visto il divieto nel basket collegiale di schiacciare a canestro, inventarono questo movimento per spiazzare gli avversari lanciando il pallone al di sopra delle loro teste.
Una piccola curiosità: Alley-Oop deriva dal francese Allez-Oop, utilizzato dagli acrobati per scandire i momenti prima di un salto.
<H2>Buzzer Beater</H2>
Infine ricordiamo anche il Buzzer Beater, ovvero il canestro sulla sirena. Sebbene sembri quasi impossibile, non è raro vedere canestri realizzati all’ultimo centesimo di secondo, facendo partire un tiro disperato direttamente dalla propria metà campo.