Le vie di San Francesco, il racconto – Giorno 6 – Da Valfabbrica ad Assisi

Questa mattina ci siamo svegliati con la consapevolezza che il nostro fantastico viaggio alla scoperta dei luoghi visitati da San Francesco stava per volgere al termine. Oggi percorreremo l’ultima tappa, quella che da Valfabbrica ci porterà fino alla meravigliosa città di Assisi. Anche questa volta ci sposteremo a piedi, per poter immergerci appieno in questa coinvolgente esperienza.

Dopo un’abbondante colazione per rimetterci in sesto, zaino in spalla ci incamminiamo verso l’Abbazia di Santa Maria, ultima struttura da visitare a Valfabbrica prima di ripartire. Questo ex monastero sorge a Badia, in una sorta di oasi naturale immersa nella natura. Detta anche Pieve di Santa Maria, fu fondata dai Benedettini e subito si impose come uno dei maggiori centri religiosi della zona. Oggi si presenta a navata unica, con affreschi di scuola umbra in discreto stato di conservazione che raffigurano il Compianto sul Cristo Morto, seguendo lo stile pittorico di Cimabue.

Ripartiamo ben presto, poiché ci aspettano circa 7 o 8 ore di cammino: da programma infatti oggi percorreremo circa 24 km.

I primi 5 km sono i più duri, e sono quelli che ci separano da Assisi. Il sentiero è tutto in salita, non è una camminata difficile ma occorre essere allenati a camminare con lo zaino sulle spalle. Fortunatamente sono i primi chilometri della giornata, e li affrontiamo senza alcuna difficoltà e con grande entusiasmo. Dopo la salita la strada declina in una dolce discesa, che rende piacevole l’arrivo. Lungo la strada incontriamo una grande croce in ferro, dove è usanza ormai da anni di lasciare una pietra a testimonianza del proprio passaggio. Anche noi, da bravi pellegrini, adagiamo la nostra pietra insieme alle altre; qualcuno immortala il momento con una foto scattata dal proprio smartphone. Percorriamo con eccitazione gli ultimi metri che ci separano da Pieve San Nicolò, e qui finalmente facciamo una sosta. Gli alberi offrono un riparo ombreggiato, e ospitano delle invitanti panche in legna; ne approfittiamo per toglierci gli zaini dalle spalle e consumare un allegro spuntino. Pieve San Nicolò è situata a circa 600 metri s.l.m., l’insediamento è in stile medievale. Nel tempo la parrocchia è stata accorpata a quella di Assisi. Oggi si presenta come una chiesa a navata singola, di dimensioni ridotte: circa 11 x 5 metri, con pareti e altare in pietra risalenti al 1400 circa. Dopo la visita alla Pieve ci incamminiamo dirigendoci verso quella che è la nostra meta finale, la Basilica Papale di San Francesco d’Assisi. Per raggiungerla seguiamo un delizioso sentiero che ci porta ad attraversare uliveti e vigneti, seguendo le dolci curve delle colline, dove natura e tratti asfaltati si intersecano senza sosta, e ci semplificano di molto il cammino. Nonostante siamo in viaggio da una settimana circa, non siamo affatto stanchi e riusciamo a goderci il bellissimo panorama umbro.

A questo punto per raggiungere la Basilica abbiamo due opzioni: attraversare il bosco oppure percorrere una strada abbastanza ripida che arriva a Porta San Giacomo, nota per essere la porta dalla quale anticamente i pellegrini di Assisi iniziavano il loro cammino alla volta di Santiago di Compostela.

Per non perdere il contatto con la natura scegliamo di percorrere il Bosco di San Francesco. Si tratta di un percorso che ci porterà direttamente all’ingresso dalla Basilica, che è stato creato appositamente dal FAI; gli alberi frondosi ci proteggono dal sole e camminiamo agevolmente fino a raggiungere la meta.

La Basilica Papale di San Francesco d’Assisi è il luogo che ancora conserva le spoglie dell’omonimo santo, la tappa simbolo del nostro cammino. La leggenda racconta che fu lo stesso Francesco a volere la costruzione di questo luogo, che potesse poi in un futuro contenere le sue spoglie mortali. I lavori di costruzione iniziarono nel 1228 con Gregorio IX e terminarono nel 1230, quando vi furono trasportate le spoglie del santo. Nel 1253 la Basilica fu consacrata da Innocenzo IV. Solamente nel 1818 il corpo fu ritrovato e tumulato in un luogo diverso da quello iniziale, sotto l’altare. La costruzione consiste in due chiese diverse e unite a formarne una sola, una in stile romanico e una in stile gotico. L’abside è di forma circolare, e le pareti sono decorate da enormi finestre in stile gotico francese. La Basilica consta di una zona inferiore e una superiore: la prima ricca di sepolcri monumentali, che vanta al suo interno lavori e decorazioni ad opera di Giotto e Cimabue; la seconda in stile gotico italiano, che contiene un’ampia raccolta di vetrate di epoca medievale e che è destinata alle funzioni liturgiche ufficiali.

Terminata la visita alla Basilica di San Francesco si conclude anche il nostro viaggio da moderni pellegrini, una camminata lunga una settimana o quasi, che ci ha portati a percorrere circa 160 km a piedi, zaino in spalla, in compagnia di un gruppo ormai affiatato di amici. Lungo questo cammino, organizzato dal consorzio Francesco’s Way abbiamo avuto modo di visitare i luoghi in cui ha vissuto San Francesco, in cui ha pregato, in cui ha vinto le difficoltà e ha scelto la povertà, i luoghi in cui ha fatto proseliti e ha lasciato infinite testimonianze della sua vita e del suo passaggio su questa terra.

Redazione - Il Faro 24

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