Trascorsi 9 anni dal sisma, appare veramente incredibile ed ingiustificata la paralisi in cui versa la ricostruzione pubblica, con le più importanti opere pubbliche ferme, come denunciato dal Presidente dell’ANCE giovani, Adolfo Cicchetti.
Dalla sede del Liceo classico alla Biblioteca provinciale, dalla sede della Camera di Commercio alla sede dell’Inail, dal Teatro comunale a Palazzo Margherita, tutte opere pubbliche di grande prestigio e tutte ubicate nel centro storico, che non può ripartire se le sedi di importanti Istituzioni pubbliche sono ancora da ricostruire e, ad oggi, nessuno è in grado di ipotizzare una data realistica di avvio dei cantieri!
Come amministratore comunale, ritengo che questa situazione, al di là delle responsabilità dei Soggetti attuatori e delle note pastoie burocratiche, non possa essere più tollerata e che i cittadini abbiano diritto di sapere come e quando partiranno i cantieri di queste opere pubbliche, essenziali per la rinascita della città e del suo centro storico.
E’ evidente che buona parte della responsabilità siano in capo al Provveditorato alle opere pubbliche, com’è altrettanto vero che l’accordo sottoscritto fra Ance, Comune dell’Aquila e Provveditorato OO.PP. finora non abbia sortito risultati concreti.
Ed allora, l’Amministrazione comunale ha il dovere di imprimere una spinta decisiva per sboccare questa situazione di blocco totale della ricostruzione pubblica.
A tal fine, ho chiesto la convocazione urgente della specifica Commissione consiliare, alla presenza del Responsabile del Provveditorato, per fare luce sulle ragioni di questo intollerabile ritardo.