“Varietà da conservazione e sistemi sementieri” è il titolo dell’incontro promosso dal Consorzio Produttori Solina d’Abruzzo che si è tenuto ieri a Sulmona e che ha visto relatori Riccardo Bocci della Rete Semi Rurali e Donato Silveri, agronomo della Regione Abruzzo. Al centro di tutto ciò il fatto che il grano Solina, tipico ed autoctono delle montagne abruzzesi, sia stato inserito fra i 4 casi di studio in Europa per la valorizzazione della Biodiversità Agraria, oltre ad essere considerato fra le Varietà da conservazione e riconosciuto come presidio Slow Food.
Si legge sull’ANSA Abruzzo: “Sono solo quattro gli esempi scelti in tutta Europa, dopo una stringente selezione di eccellenze, e la Solina d’Abruzzo, unica in Italia, è una di queste. Un ulteriore risultato che conferma l’unicità di questo grano antichissimo, conosciuto come la mamma di tutti i grani, che l’Abruzzo, la regione verde d’Europa, può vantare grazie all’opera del Consorzio Produttori Solina d’Abruzzo.”